“Ricordo che il Pd di Bergamo, lo stesso che si fa paladino della libertà di espressione, in più di un’occasione ha querelato sezioni della Lega per dei volantini di critica politica”: il segretario provinciale del Carroccio Daniele Belotti interviene a gamba tesa nella diatriba nata a Telgate tra il sindaco Fabrizio Sala, del suo stesso colore politico, e il capogruppo di minoranza Fabio Turani.
Il rewind è d’obbligo: il 24 febbraio scorso Turani dà notizia sul proprio blog “PerTelgate” di una querela sporta nei suoi confronti da parte del primo cittadino e della giunta comunale a causa di un altro articolo, datato 7 febbraio, in cui il capogruppo di minoranza criticava la scelta di aggiungere la dicitura “Paese del Santo Crocifisso” ai cartelli stradali di ingresso in paese.
“Dove sta la libertà di esprimere la critica?” si era stupito Turani, spiazzato ma nemmeno troppo dalla decisione dell’amministrazione, votata all’unanimità: in sua difesa si era subito schierato il Pd provinciale con una sorta di raccolta firme di solidarietà tra gli iscritti, “Io sto con Fabio Turani”, e dichiarazioni all’unisono dei suoi rappresentanti nei paesi limitrofi, pronti anche a sostenere economicamente le spese legali per la difesa.
Una mobilitazione di massa che ha spinto la vicenda fuori dai semplici confini di Telgate passando al livello successivo, con le rispettive segreterie provinciali a difendere a spada tratta l’operato dei propri iscritti.
“Ho sempre detto di ritenere legittimo il diritto di critica – ribadisce a muso duro il sindaco Sala – ma non tollero gli attacchi personali nei miei confronti. Il Pd si dice disposto a sostenere le spese legali, quindi sostiene economicamente la libertà di diffamare? Sono pronto anche a ritirare la querela ma a patto che il consigliere Turani elimini i riferimenti alla mia persona sul suo blog e si limiti solamente alla critica politica”.
“Il Pd si mobilita? Mi viene voglia di fare lo stesso con la Lega per esprimere solidarietà al sindaco Sala per le diffamazioni che ha ricevuto – aggiunge Daniele Belotti – Le critiche vanno bene, la diffamazione è altro. Ne so qualcosa visto che dalla stessa parte politica ho ricevuto più di una querela per della battute fatte in consiglio comunale”.
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