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Il dramma

La piccola Elisabetta muore a 4 mesi in ospedale a Bergamo

Una bimba di quattro mesi è morta all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

Elisabetta, questo il nome della sfortunata piccola, originaria di Giussano (in provincia di Monza e Brianza), era stata da poco trasferita in ambulanza al nosocomio bergamasco.

Mercoledì scorso i genitori della bimba, affetta dalla nascita da sindrome di down, l’avevano portata al pronto soccorso dell’ospedale di Carate Brianza mercoledì scorso, per quella che sembrava una banale influenza stagionale, con tosse e catarro.

Poi la decisione del personale medico di trasferirla al nosocomio bergamasco, e l’improvvisa morte.

I genitori della bambina hanno deciso di affidarsi a un avvocato, Alessandro Dell’Oro di Lecco, per capire meglio i motivi del decesso.

Nel frattempo la direzione del Papa Giovanni ha diffuso un comunicato. In merito al decesso della bambina di quattro mesi, trasferita a Bergamo dall’Ospedale di Carate giovedì della scorsa settimana, l’ASST Papa Giovanni XXIII precisa che la bambina non era nata all’Ospedale di Bergamo. “Era stata valutata nella nostra Patologia neonatale alcuni giorni dopo la nascita in vista di un possibile intervento cardiochirurgico, ma non era in cura nel nostro ospedale.

Secondo i termini di legge, l’autopsia è stata richiesta dal medico d‘urgenza del Pronto soccorso che ha tentato di rianimare la bambina, giunta a Bergamo in condizioni gravissime e già in arresto cardiocircolatorio, condividendo con i genitori questa decisione. In caso di riscontro diagnostico – attività sanitaria intra-ospedaliera, richiesta, come in questo caso, dai medici curanti e non dalla Magistratura – la normativa prevede la partecipazione del solo personale incaricato dall’ente sanitario.

L’autopsia è stata eseguita il venerdì mattina. I riscontri diagnostici sono infatti da svolgere il prima possibile, sia per non compromettere le possibilità diagnostiche, sia per poter dare alla famiglia la possibilità di svolgere le esequie senza ulteriori attese”.

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