Quando nel 2013 l’allora presidente della Provincia Ettore Pirovano aveva fatto installare l’autovelox sull’Asse interurbano per ragioni di sicurezza in una sola settimana erano state comminate circa 450 multe: gli automobilisti, pizzicati sopra al limite di 50 chilometri orari imposto in quel periodo, si erano lamentati parecchio e accusavano l’Ente di voler solamente fare cassa.
Le stesse polemiche che potrebbero sollevarsi se dovesse andare in porto il nuovo progetto pensato da via Tasso per l’ex statale 671: al termine dei lavori di messa in sicurezza della pavimentazione stradale e delle barriere il limite per tutto l’Asse diventerebbe di 90 chilometri orari, rendendo necessario anche un sistema per farlo rispettare.
Per ora si tratta solamente di un’ipotesi ma la Provincia sta ragionando sulla possibilità di installare un sistema tutor simile a quello autostradale, meno punitivo dell’autovelox e anche meno pericoloso per gli automobilisti: il primo tratto su cui insisterebbe il sistema di verifica della velocità media sarebbe quello compreso tra Treviolo e Seriate, con il coinvolgimento diretto dei due comuni e di quello di Bergamo. Una sorta di convenzione che coinvolgerebbe i tre corpi di Polizia Locale e che consentirebbe alla Provincia di incassare la metà degli introiti derivanti dalle contravvenzioni.
Sull’installazione del tutor in consiglio provinciale sarebbero sostanzialmente tutti d’accordo se la motivazione di fondo fosse esclusivamente la sicurezza dei tanti automobilisti che ogni giorno attraversano l’ex SS671: qualche resistenza, invece, sul tema del “fare cassa”, punto sul quale anche Adiconsum sarebbe contraria.
A lavori terminati potrebbe già esserci un bando: dopo l’estate il tutor sull’Asse potrebbe già essere realtà.
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