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Bergamo

Funerali, il Comune affitta la Bof e Tentorio recita il requiem alla Sinistra

Palazzo Frizzoni affitta la Bof, la Bergamo Onoranze Funebri. Ma l’opposizione dà battaglia e l’ex sindaco Tentorio dà lezioni alla Sinistra.

La Bergamo Onoranza Funebri, società partecipata dal Comune di Bergamo verrà data in affitto.

Lo ha deciso il Consiglio comunale nella sera di lunedì 15 febbraio. La società, costituita nel 2006 per svolgere servizi funebri a prezzi calmierati nel 2015 conta 16 dipendenti, un milione e 800mila euro di fatturato e un utile di 28 mila euro per circa 900 funerali.

Ma c’è un ma.

Proprio perché non può assumere altro personale la Bof è costretta ad esternalizzare il 70% dei servizi funebri. È per questo motivo che il Comune di Bergamo ha deciso di cedere in affitto la Bof. Con alcuni vincoli che saranno inserito nel futuro bando di affitto ed illustrato dall’assessore Giacomo Angeloni.

Il contratto di affitto sarà di tre anni e rinnovabile per altri tre anni, la società che s aggiudicherà la gestione non potrà scendere sotto il 90% dell’attuale attività e dovrà mantenere i prezzi calmierati. Un punto che non è da sottovalutare. Anche perché Palazzo Frizzoni ha sottoscritto già nel settembre 2015 un accordo con altre società private di pompe funebri per tenere calmierati i prezzi dei funerali. Inoltre il Comune di Bergamo inserirà nel bando la richiesta di proposta di vendita.
“È una procedura che ci mette al riparo, il Governo ci chiederà di alienare le società partecipate non saremmo costretti a svendere la Bof, ma la cederemo all’attuale prezzo di mercato” precisa Angeloni.

Il dibattito ha animato il Consiglio comunale con interventi dell’opposizione ampiamente contrari all’operazione. Ed un emendamento di Andrea Tremaglia e Franco Tentorio che obbliga il Comune a vendere la Bof solo se “espressamente” costretta dal Governo. Da Ribolla (Lega) a Gregorelli (M5S) tutta l’opposizione si è dimostrata contraria.

Nel dibattito però c’è evidenziare il “requiem” che Franco Tentorio recita alla Sinistra: “La Bof svolge una funzione che ha un’alta valenza sociale. Non capisco perché si debba affittare una società che rende, ha bilanci in ordine e che gestisce il 60% dei funerali della città. La Bof ha prezzi calmierati, se una vecchietta chiede un funerale decoroso a un prezzo basso alla Bof oggi trova il consiglio adatto perché ha questo indirizzo di attenzione sociale. Il privato ha invece come obiettivo l’utile. Con questa delibera si sacrifica l’utente debole per la funzione privatistica. È una scelta antisociale proprio in controtendenza con il valori che la Sinistra ha sempre voluto sostenere”.

Il sussulto da Sinistra non è mancato, con l’intervento di Luciano Ongaro (Sel): “Bisogna dire che quando le cose non vanno, si deve avere il coraggio di cambiare. La Bof rimarrà del Comune, ma anche se gestita bene è tempo di andare incontro alle nuove esigenze mantenendo la sua funzione sociale”.  
A smorzare i toni e a rassicurare tutti, oltre all’assessore Angeloni, è il sindaco Giorgio Gori: “è stato un lavoro duro sia in giunta che in commissione, non è una decisione che abbiamo preso a cuor leggero. Siamo costretti a cedere in affitto perché la società non ha personale sufficiente, questa è la sola ragione che ci spinge ad esternalizzare. Vogliamo tutelare i dipendenti e nel bando inseriremo tutta una serie di clausole per difendere la società e chiedere a chi prenderà in gestione la Bof di mantenere la sua funzione sociale. Non venderemo Bof se non strettamente costretti dal Governo”.

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