Niente Appello contro la sentenza di assoluzione per Angelo Cerioli, il commerciante 52enne di Caravaggio che la notte del 25 novembre 2012 sparò nel buio alcuni colpi di pistola uccidendo Dumitru Baciu, 43enne rumeno che aveva preso a mazzate la vetrina del suo negozio di articoli di giardinaggio per rubare merce e incasso.
Venerdì 12 febbraio il tribunale di Brescia ha respinto la richiesta in appello avanzata dalla Procura di Bergamo. Confermando così l’assoluzione del giudice di Bergamo Vincenza Maccora nel corso del processo di primo grado, con rito abbreviato, in cui era emerso che non c’era prova prova della colpa di Cerioli.
Quella sera il commerciante bergamasco aveva sentito alcuni rumori provenire dal suo negozio, sotto l’appartamento in cui vive. Si affacciò al balcone e vide due malviventi, entrambi disarmati, intenti a prendere a mazzate la porta di ingresso dell’esercizio commerciale. I ladri riuscirono a entrare e a rubare tre motoseghe.
Cerioli, temendo per la sua famiglia dopo aver già subito alcuni furti, impugno’ così la sua pistola, regolarmente denunciata e detenuta, ed esplose un paio di colpi. Un proiettile centrò uno dei ladri, che morì sul colpo: Dumitru Baciu, 43enne di origini rumene già conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per furto.
Fu lo stesso commerciante a chiedere l’intervento dei carabinieri e dell’ambulanza, ma i medici non potettero far altro che constatare la morte di Baciu. L’uomo finì in carcere per tre giorni. Iniziò poi il percorso giudiziario, assistito dagli avvocati Davide Mancusi e Fabio Giarda, con l’assoluzione in primo grado – il pubblico ministero Gianluigi Dettori aveva chiesto per Cerioli una condanna a 18 mesi – e ora anche in secondo grado.
La Corte di Brescia ha tempo novanta giorni per depositare le motivazioni della sentenza, dopodiché la procura di Bergamo avrà altri 45 giorni per presentare un eventuale ulteriore ricorso in Cassazione.
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