“Ignoto 1 è certamente il figlio di Giuseppe Guerinoni”. Lo ha ribadito in aula mercoledì 3 febbraio il genetista Giorgio Portera, consulente della parte civile della famiglia di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra uccisa il 26 novembre 2010.
A processo per quel brutale delitto, come unico imputato, Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere 45enne di Mapello, al quale gli inquirenti sono arrivati attraverso alcune tracce di dna rinvenute su slip e leggins della giovane vittima.
Ed è proprio il dna al centro dell’udienza, ritenuta molto importante perché verte sulla prova regina del caso.
Nella sua deposizione, Portera ha raccontato come si arrivò a stabilire una “paternità certa” tra Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999, e “Ignoto 1”, poi identificato in Bossetti.
Il genetista ha spiegato come “dai dati ricevuti dalla Procura si potesse stabilire una compatibilità del 99,87% tra le tracce di dna di Ignoto 1 e il codice genetico di Guerinoni.
Si procedette con un esperimento di laboratorio, che stabilì che si trattava una compatibilità casuale.
Ci fu allora la riesumazione della salma di Guerinoni e le analisi portarono a una compatibilità del dna pari a 99,99%”.
Dopo quella di Portera, è in programma la deposizione del genetista Marzio Capra, consulente della difesa di Bossetti, che aveva parlato di errori sul dna.
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