Sportiello 6: inizio col brivido con un paio di rinvii sbagliati. Poi Dionisi lo grazia e lui passa il resto della gara a fare da spettatore, chiamato in causa solo per alcune uscite alte sulle quali non sbaglia.
Toloi 6: a volte pasticcia malamente con la palla, poi si sveglia e rimedia sempre. Buona, nel complesso, la sua gara.
Masiello 7: guida la difesa a tre con grandissima personalità, senza commettere sbavature. Promosso, come una settimana fa con l’Inter.
Cherubin 6.5: qualche ingenuità che potrebbe risparmiarsi, ma in generale una prestazione assolutamente più che sufficiente per l’ex Bologna.
Raimondi 5.5: nella fase difensiva soffre la velocità di Dionisi, forse per questo non si azzarda mai a spingere (33′ st Conti 6: la sua corsa e i suoi inserimenti nel finale cambiano il volto dell’Atalanta. Forse sarebbe stato il caso di buttarlo prima nella mischia).
Migliaccio 6: il roccioso centrocampista campano lotta finché ne ha, senza mai risparmiarsi.
De Roon 6: l’olandese si limita la compitino, marcato strettissimo da un Chibsah che non lo fa mai respirare.
Kurtic 5.5: sbaglia tantissimo, anche i passaggi più elementari e facili. Raddrizza la sua partita nel finale, quando inizia a inserirsi con continuità creando anche, col suo tiro-cross, l’occasione più clamorosa del match, quella poi sciupata da Gomez.
Dramè 6.5: corsa e qualità sulla fascia sinistra per il franco-senegalese che conferma quanto di buono fatto vedere una settimana prima contro l’Inter.
Gomez 5: sembra strano, ma al Matusa anche il Papu finisce dietro la lavagna. Un primo tempo da invisibile; una ripresa con qualcosa in più, il tutto vanificato da un gol facile facile sbagliato nel finale (45′ st Diamanti s.v.).
Monachello 5: passa la partita a fare a sportellate con Ajeti, spesso vincendo il duello. Ma è troppo poco. Non si muove molto e aiuta pochissimo il Papu che, senza il suo lavoro, di spazio non ne trova mai (29′ st Denis 6: entra nel modo giusto, con tanta grinta e tanta buona volontà, facendo sentire tutto il suo peso e mettendo in crisi la difesa del Frosinone. Non è un caso, infatti, se le uniche occasioni da gol dei nerazzurri siano nate dopo il suo ingresso).
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