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A processo

Bergamo, albanese derubato da italiani: 500 euro il bottino

I due si trovavano nel reparto di abbigliamento dell'Auchan, con il figlio piccolo di uno di loro seduto nel carrello

Hanno notato un marsupio incustodito, l’hanno aperto e si sono impossessati del contenuto: ben 500 euro in contanti.

E’ il bottino del colpo messo a segno nel tardo pomeriggio di martedì 19 gennaio da due italiani, uno di 39 anni di Albano Sant’Alessandro e uno di 43 di Ghisalba, all’interno dell’Auchan di via Carducci a Bergamo.

I due si trovavano nel reparto di abbigliamento, con il figlio piccolo di uno dei due seduto nel carrello. Nelle vicinanze di un camerino, hanno visto un marsupio lasciato su una panchina.

L’hanno quindi aperto e hanno estratto quello che c’era dentro: 500 euro in contanti. Una scena ripresa in diretta dalle telecamere di sorveglianza del negozio. Tanto che quando i due stavano per andarsene, sono stati bloccati dagli agenti di sorveglianza, che hanno poi chiesto l’intervento dei carabinieri.

Il personale del negozio ha poi scoperto che il marsupio apparteneva a un cittadino albanese di 47 anni, residente in Bergamasca.

Nel corso del processo per direttissima di mercoledì, il più giovane dei due ladri ha ammesso le proprie colpe ed è stato condannato dal giudice Donatella Nava solo all’obbligo di firma; all’altro, che ha invece negato responsabilità, sono stati inflitti gli arresti domiciliari. Entrambi erano difesi dall’avvocato Rocco Gargano.

L’udienza è stata aggiornata all’undici febbraio.

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