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Politica

La sfida di Rossi: “Referendum per l’autonomia e riforma costituzionale insieme in autunno”

Se la Regione non è disposta a fare passi indietro, Rossi prova a rilanciare sulla data. Non più in primavera, ma in autunno insieme alla consultazione sulla riforma costituzionale.

La proposta è di quelle destinare ad avviare un dibattito politico molto acceso. Il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi lancia un assist al governatore lombardo Roberto Maroni. Tema, inutile dirlo, l’autonomia. La trattativa iniziata a settembre e ben avviata si è interrotta con la presentazione della legge di stabilità (senza costi standard) da parte del governo. Maroni ha definito “inevitabile” il referendum per l’autonomia e ha fissato anche una data: il 29 maggio.

Se la Regione non è disposta a fare passi indietro, Rossi prova a rilanciare sulla data. Non più in primavera, ma in autunno insieme alla consultazione sulla riforma costituzionale. Una scelta che permetterebbe di risparmiare milioni di euro: “Il confronto sull’autonomia regionale non ha dato fin qui i risultati sperati, e Maroni non ha nemmeno presentato un progetto in consiglio regionale – spiega Rossi -. Detto questo io non ho cambiato idea. Continuo a lavorare perché il governo dia dei segnali chiari sia sulle competenze sia sul saldo fiscale, e di questo ho parlato con Martina e ne parleremo con la Boschi con la quale ci incontreremo a Milano il prossimo 29 gennaio.
Al tempo stesso, se la Regione vuole proprio fare un referendum, almeno facciamolo in autunno, accorpandolo a quello sulla riforma costituzionale. Oltre al risparmio economico non indifferente, potremmo dare ai lombardi la possibilità di esprimere due si per il cambiamento: per il superamento del bicameralismo e per l’autonomia regionale”.

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