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Lavoro

Fonderie Pilenga, dalla crisi all’affitto di ramo d’azienda: salvi 138 posti di lavoro

Svolta per le Fonderie Pilenga Baldassare di Lallio: dalla crisi all'affitto di ramo d'azienda con proposta d'acquisto. Siglato l'accordo con Fiom-Cgil per la piena occupazione entro la fine della cassa.

Dalla gravissima crisi finanziaria alla ripresa della produzione, con la garanzia del mantenimento della piena occupazione, seppure attuata in maniera graduale, ma di sicuro entro la durata massima degli ammortizzatori sociali: succede alle fonderie Pilenga Baldassare di Lallio (138 dipendenti), che il 9 dicembre aveva presentato domanda di concordato, a causa di una pesante crisi che durava ormai da anni.

Per lunedì 18 gennaio è prevista la ripresa dell’attività: dal giorno della domanda di concordato fino a oggi sono state molte le tappe.

“Contemporaneamente alla domanda di concordato, l’azienda aveva avviato una trattativa con la Fonderie di Torbole Spa della provincia di Brescia, finalizzata all’affitto di ramo d’azienda con l’impegno irrevocabile all’acquisto da parte di una newco costituita dalla stessa Fonderia di Torbole” ha spiegato Fabio Mangiafico della Fiom-Cgil di Bergamo. “Quest’ultima occupa circa 350 persone nel bresciano e altre 100 in una società di sua proprietà in provincia di Cuneo. Anch’essa una fonderia di ghisa, la società opera prevalentemente nel settore automotive in cui Pilenga non è presente: le due realtà sono, quindi, complementari”.

Il 18 dicembre la Fiom-Cgil è riuscita a raggiungere un accordo con la newco su livelli occupazionali da mantenere, sulle modalità di passaggio dei lavoratori alla nuova società e sui loro trattamenti economici.

“L’accordo” continua Mangiafico, firmatario dell’intesa, “garantisce il passaggio graduale di tutti i 138 attuali dipendenti entro la durata massima degli ammortizzatori disponibili. Si comincerà coi primi 86 dipendenti che passano di società sin da ora. Verranno mantenuti tutti i diritti derivanti dall’anzianità sia per legge che per contratto”.

Il 21 dicembre la Fonderie di Torbole Spa ha presentato ufficialmente la proposta di affitto al Tribunale fallimentare di Bergamo: la richiesta è stata accettata il 23.

Il 30 dicembre, nella sede di Arifl, l’agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro, è stato sottoscritto l’accordo di Cassa integrazione straordinaria.

“L’11 gennaio in Confindustria a Bergamo è stata, poi, siglata l’intesa relativa alla procedura di affitto di ramo d’azienda da parte della newco, che nel frattempo ha comunicato che si chiamerà Pilenga Baldassarre Foundry” conclude Mangiafico. “Quello stesso giorno, di pomeriggio, le due aziende hanno firmato l’accordo per l’affitto. Non possiamo che essere soddisfatti: alla fine di questa complicata vicenda nessuno perderà il posto di lavoro”.

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