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La crisi

Alzano a un passo dal commissariamento, i consiglieri: “Colpa del sindaco”

Il gruppo consiliare "Gente in Comune" e il sindaco Annalisa Nowak non hanno trovato l'accordo per salvare le sorti politiche della maggioranza ad Alzano Lombardo.

È sempre più incerto il futuro politico della maggioranza ad Alzano Lombardo. Dopo il tentativo di mediazione interna tra il gruppo consiliare “Gente in Comune” da una parte e il sindaco Annalisa Nowak e alcuni assessori dall’altra, non è stato trovato l’accordo per salvare le sorti della compagine al governo.

I consiglieri comunali di maggioranza attribuiscono al sindaco la responsabilità della situazione, e a loro si aggiunge l’assessore al bilancio, Rosanna Moioli, che afferma: “Anche all’interno della giunta ci sono assessori di serie A e assessori di serie B. I primi definiscono l’agenda dell’amministrazione, mentre gli altri spesso non vengono coinvolti nelle scelte”.

Col passare del tempo, la situazione si fa sempre più incandescente, considerando che mancano 48 ore al 15 gennaio, giorno in cui il sindaco ha dichiarato di presentare le proprie dimissioni dopo gli scontri interni alla maggioranza nei mesi scorsi. A seconda della decisione che prenderà il primo cittadino i consiglieri si riservano di effettuare valutazioni sul da farsi, non escludendo le dimissioni e quindi la caduta del Comune.

A nome del gruppo consiliare Gente in Comune, il capogruppo Vladir Alberti dichiara: “Le criticità palesatesi nei mesi scorsi, all’interno della giunta, hanno reso difficili i rapporti tra alcuni assessori rallentando il funzionamento della macchina amministrativa. Questo ci ha indotto a richiedere già nei primi mesi del 2015 un intervento risolutivo da parte del sindaco, affinchè rivedesse il metodo di lavoro della squadra di maggioranza. A tal fine, come da noi richiesto, è stato coinvolto, fin da subito, il direttivo dell’associazione civica. Nonostante questo sforzo, le problematiche da noi evidenziate, si sono manifestate con un ulteriore inasprimento delle tensioni all’interno della giunta”.

La diversità di vedute nella maggioranza non attiene solo al metodo, ma anche all’azione di governo. Alberti prosegue: “Le nostre priorità, come più volte evidenziato nei mesi scorsi, riguardano: la definizione di un tavolo politico che si attivi immediatamente sul tema Cartiere Pigna, che deve essere il problema prioritario su cui deve agire la giunta; investimenti sulla riqualificazione e valorizzazione dei centri storici, per i quali al momento non c’è nessun stanziamento economico; una soluzione della situazione caotica di piazza Italia; un piano per la sicurezza pedonale, con investimenti immediati per la sistemazione dei marciapiede e degli attraversamenti; spostamento del mercato, come già condiviso con i cittadini e soggetti interessati; una progettazione condivisa e successiva realizzazione della nuova scuola dell’infanzia come da programma. A queste si aggiungono le istanze pervenute all’amministrazione comunale da parte dei comitati di quartiere, alle quali spesso non è stata data neppure una risposta”.

Nemmeno con il percorso di mediazione effettuato l’ultimo mese si è trovato un accordo. Il capogruppo spiega: “Dopo innumerevoli riunioni tra sindaco, assessori, gruppo consiliare e direttivo dell’associazione Gente in comune, che hanno portato a un nulla di fatto (se non le annunciate dimissioni da parte del sindaco) agli inizi di dicembre, si è deciso di ricorrere all’intervento di due persone di grande esperienza nell’ambito politico-amministrativo, gli ex sindaci di Nembro e Villa di Serio, Cornolti e Cavagnis, per dirimere la questione. Il loro obiettivo, una volta preso atto della situazione, è stato fin da subito quello di ridefinire un metodo di lavoro e di, eventualmente riorganizzare gli assessorati. La situazione individuata consisteva nello sdoppiamento dell’assessorato ai lavori pubblici, urbanistica e gestione del territorio, creandone uno nuovo al quale assegnare i lavori pubblici. La soluzione ipotizzata, da noi accettata con non poche perplessità perchè al ribasso rispetto a quanto richiesto dal gruppo consiliare, ma nell’intento di trovare una soluzione, non è stata assolutamente presa in considerazione del sindaco, che ha proposto semplicemente l’ingresso in giunta di un nuovo assessore al quale affidare le deleghe al commercio, manutenzioni e turismo. Proposta che l’intero gruppo di maggioranza non ritiene in nessun modo accettabile, in quanto non risolve minimamente le problematiche evidenziate e continua a rendere ingovernabile questa amministrazione. A fronte di tutto quanto sopra esposto, è evidente che il sindaco e i tre assessori Lameri, Fiaccadori e Panseri hanno deciso ancora una volta di procedere in modo unilaterale. Sia chiaro che a questo punto la responsabilità ricade sul sindaco e i tre assessori. Il gruppo consiliare, per quel senso di responsabilità e rispetto dovuto all’istituzione Comune di Alzano Lombardo e alla cittadinanza, si impone di verificare venerdì 15 gennaio 2016, data da lei stessa fissata, le scelte del sindaco, che porta le responsabilità di aver determinato questa situazione. Alla luce dei fatti il rammarico è che le settimane intercorse sono servite solamente a tenere lontano l’amministrazione dalle reali esigenze del paese. Chiediamo al sindaco che faccia prevalere il senso di responsabilità nei confronti della comunità, facendo finalmente una scelta definitiva: ripartire accogliendo le istanze del gruppo consiliare o chiudere definitivamente l’esperienza amministrativa”.

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