E’ stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione M.V., il 31enne di Brembate Sopra che la notte tra domenica 3 lunedì 4 gennaio ha minacciato e aggredito un carabiniere.
I militari erano stati chiamati dalla convivente dell’uomo, esasperata e impaurita dalle urla minacciose di quell’uomo fuori dalla sua porta di casa.
Il 31enne non accettava la decisione della donna di volerlo lasciare, dopo lunghe settimane di pesanti discussioni, e si era messo in testa di farle cambiare idea. A tutti i costi, con le buone o con le cattive.
Tanto che si è presentato sotto la sua abitazione, nel bel mezzo della notte, bussando insistentemente alla porta per farsi aprire e minacciandola anche di morte.
Quando sul posto erano intervenuti i carabinieri di Ponte San Pietro, per cercare di calmarlo, M.V. se l’era presa con uno di loro.
Il 31enne, che stava cercando nuovamente di entrare in casa, gli aveva sferrato un pugno al viso e un calcio allo stomaco (prognosi di 5 giorni), con una serie di insulti (“carabinieri di m….”) e minacce (“Ti ammazzo, ti scippo la testa”).
L’uomo era così finito in manette con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Lunedì 11 gennaio la condanna da parte del giudice Lucia Graziosi a 3 anni e 4 mesi di reclusione con il rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena).
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