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Economia

Saldi al via a Bergamo, è caccia all’affare: quanto spenderete?

Partono martedì 5 gennaio i saldi in Lombardia: le famiglie italiane spenderanno in media 346 euro, approfittando delle vendite promozionali per acquistare articoli che chiedono esborsi importanti.

E’ ufficialmente partita la corsa all’affare: i saldi invernali 2016 prendono il via martedì 5 gennaio in tutta Italia dopo che Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d’Aosta avevano anticipato tutti proponendo i ribassi dal secondo giorno del nuovo anno.

Un appuntamento sempre molto atteso tanto dai consumatori quanto dai commercianti che, dopo anni di crisi, nel periodo natalizio hanno finalmente visto timidi segnali di ripresa e un segno più inaspettato: come ha sottolineato l’Ascom bergamasca, il dicembre 2015 si è chiuso con un 6% in più rispetto allo scorso anno e un clima di fiducia sia da parte di chi vende che da parte di chi compra.

Le otto settimane di saldi saranno un’occasione importante soprattutto per il settore dell’abbigliamento che a Natale ha confermato di essere in crescita: i capi che solitamente richiedono una spesa maggiore come piumini e giacche, calzature, accessori e biancheria intima saranno ancora gli articoli più ambiti mentre pelle e articoli sportivi sono in leggera flessione.

Secondo le stime fatte dall’Ufficio Studi di Confcommercio, le famiglie italiane spenderanno in media 346 euro ciascuna in occasione dei saldi invernali per un esborso complessivo di circa 5,4 miliardi di euro: in crescita di oltre quattro punti al 55% la percentuale di consumatori che sembrano intenzionati a fare acquisti durante questa finestra, di questi il 41% ne approfitterà per visitare negozi che abitualmente non frequenta.

Da un’indagine condotta sui consumatori emerge l’identikit ideale di chi andrà alla ricerca di nuovi negozi: sono le donne tra i 18 e i 44 anni, residenti soprattutto nelle grandi aree metropolitane.

Per quanto riguarda la fiducia dei commercianti, il 22,3% delle imprese si attende una frequentazione maggiore dei propri negozi rispetto a quanto successo un anno fa: la maggioranza dei negozi, il 56,8%, continuerà a non applicare agli articoli esposti uno sconto maggiore del 30% ma lo scorso anno questa percentuale raggiungeva addirittura il 62%.

Il 74,6% delle imprese del commercio pensa di ricavare dai saldi invernali non oltre il 20% delle vendite totali, anche qui percentuale in netta diminuzione rispetto allo scorso anno quando si aggirava attorno all’85%.

Dando uno sguardo al futuro, il commercio al dettaglio (il 76,9%) sarebbe favorevole a posticipare il periodo dei saldi alla fine del mese di gennaio a partire dal prossimo anno mentre la maggior parte delle imprese si è detta contraria alla liberalizzazione delle vendite promozionali anche prima dei saldi perchè ritiene che possa essere dannoso per i risultati della fine dell’anno precedente.

Le associazioni dei consumatori rimangono vigili e ricordano di tener ben presenti le regole che disciplinano la materia: dall’obbligo di esporre il prezzo iniziale al cambio merce.

Voi approfitterete dei saldi? Cosa comprerete e quale budget vi siete dati? Scriveteci.

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