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Politica

Lega all’attacco: “20 milioni per i profughi in Bergamasca? Demenziale”

Duro comunicato della Lega Nord di Bergamo contro il nuovo bando pubblicato dalla prefettura per il progetto di accoglienza dei richiedenti asilo. Il documento cità la disponibilità ad accogliere 1896 migranti con un impegno economico da oltre 20 milioni di euro.

Duro comunicato della Lega Nord di Bergamo contro il nuovo bando pubblicato dalla prefettura per il progetto di accoglienza dei richiedenti asilo. Il documento cità la disponibilità ad accogliere 1896 migranti con un impegno economico da oltre 20 milioni di euro (leggi tutto qui)

“E’ demenziale destinare 20 milioni e 240 mila euro all’accoglienza di quelli che, per il 90%, saranno definiti a tutti gli effetti clandestini – dichiarano Daniele Belotti, Segretario Provinciale della Lega Nord, e Alberto Ribolla, Capogruppo in Consiglio Comunale a Bergamo. Oltre 20 milioni di euro destinati, come recita il bando della Prefettura di Bergamo, “all’accoglienza ed all’assistenza dei cittadini ospitati”.
Stiamo davvero assistendo al mondo alla rovescia! Ci sono migliaia di disoccupati e pensionati italiani che faticano ad arrivare alla fine del mese, il Governo continua a tagliare risorse alle Regioni e agli altri enti locali e qui si pensa ancora a destinare soldi che servono solo a far guadagnare le cooperative amiche, un business milionario vergognoso!
Mentre in vari stati europei chiudono le frontiere e respingono i clandestini – continuano Ribolla e Belotti – in Italia non solo questi ultimi vengono accolti a braccia aperte (o meglio, vengono direttamente trasportati con tutti i comodi sulle navi nel mediterraneo, a pochi chilometri dalla coste libiche, neanche fossero traghetti), ma gli vengono anche forniti vitto, alloggio ed assistenza a nostre spese (spese che continuano ad aumentare); addirittura a Milano l’amministrazione rossa Pisapia destina 400 euro per chi accoglie un finto profugo in casa invece di destinare quelle risorse ai poveri milanesi, in continua crescita.
Se lo stesso impegno – concludono Belotti e Ribolla – fosse messo nel garantire un lavoro ai nostri giovani, che sempre più sono costretti ad andare all’estero per poter far fruttare le loro professionalità, oppure nell’assistere i nostri disoccupati ed i nostri anziani, il nostro sarebbe senz’altro un Paese migliore”.

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