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La risposta

Il presidente Tecnodal al M5S: superficiale polverone politico

Il presidente di Tecnodal Giovanni Capelli riponde a Manuel Steffenoni del Movimento 5 stelle che lo ritiene incmpatibile col suo ruolo.

Il presidente di Tecnodal Giovanni Capelli riponde a Manuel Steffenoni del Movimento 5 stelle che lo ritiene incmpatibile col suo ruolo.

Quello del Consigliere del Comune di Dalmine Steffenoni è un tale insieme di imprecisioni ed errori che dimostra soltanto la superficialità dell’interessato, il cui unico scopo pare essere solo quello di sollevare del polverone politico, per cui non merita più di tanta attenzione da parte mia.
Mi limito solo ad elencare le incongruenze di quanto riportato nell’articolo, tutte verificabili andando sul sito della Tecnodal (www.tecnodasrl.it), che è stato istituito proprio con l’arrivo dello scrivente e dal quale presumibilmente lo Steffenoni ha desunto i dati che mi riguardano come quello della data della mia nomina a Presidente del CdA di Tecnodal.
Diversamente da quanto dice lo Steffenoni:
1) Il Bilancio del 2014 è pubblicato sul sito e, per la prima volta dopo quasi 20 anni, chiude in utile;
2) Nella Tecnodal non è presente un collegio sindacale da quasi un anno, da quando la Società è stata trasformata in srl. Lo stesso dicasi per la Società di Revisione, il cui contratto è stato rescisso con l’approvazione del bilancio 2014.
3) Il compenso complessivo degli amministratori è pubblicato sullo stesso sito (vedi la pagina sulla trasparenza) ed è pari a 20.800 Euro annui. La quota di mia competenza è di 13.000 annui lordi, a fronte di circa 70 trasferte presso il Point dalla data del mio insediamento (senza contare tutte le altre riunioni, la stesura ed il rifacimento di un piano economico-finanziario quinquennale, le innumerevoli riunioni per la definizione e la stesura dell’accordo con Servitec, la trasformazione della Società da SpA a Srl, ecc.).
4) Il consigliere Steffenoni dovrebbe poi spiegare perché, quando sono venuto a spiegare in Consiglio Comunale a Dalmine l’accordo con Servitec, che ha consentito la definitiva chiusura di quest’ultima ed il salvataggio di Tecnodal, dopo diversi anni di un indescrivibile ingarbugliamento dei rapporti tra le due società pubbliche, accordo che è stato approvato all’unanimità del Consiglio Comunale di Dalmine (salvo un astenuto), e quindi presumibilmente anche da lui, non mi ha detto che quello era il frutto di una persona che era stata messa nel CdA di Tecnodal per ricoprire una poltrona!
Quanto al problema della incompatibilità, posso dire che questo era stato esaminato al momento della mia nomina e la sua applicazione, nella prima attuazione del Decreto, che è appunto quella che decorre dalla data citata dallo Steffenoni (24 giugno 2014), era stata esclusa in quanto l’art. 6 comma 9 del DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 90 (Decreto Madia) non faceva riferimento alle nomine nelle società controllate dagli Enti. Tale riferimento è stato introdotto con la successiva legge di conversione del Decreto, pubblicata sulla G.U. del 18 agosto 2014, quando quindi la mia nomina era già avvenuta e, comunque, in ogni caso, Tecnodal non è una società controllata dalla Camera di Commercio, in quanto come dice lo stesso Steffenoni la quota di quest’ultima in Tecnodal, come del resto quella della provincia è del 49%.
Giovanni Capelli
Presidente di Tecnodal srl

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