Si chiamano “Volontari osservatori del territorio”, conosciuti come Vot, e in un anno di attività a Torre Boldone hanno contributo a un netto calo dei reati commessi sul territorio comunale.
Sono semplici cittadini che ogni sera, con il sole, il freddo, la pioggia e la nebbia, scendono in strada “armati” di torcia elettrica, giubbotto catarifrangente, visore notturno e telefonino per vigilare sulle abitazioni del paese. Dopo le critiche iniziali, soprattutto politiche, i fatti dimostrano che l’azione di controllo è efficace.
Nel periodo tra gennaio e ottobre, prendendo in esame il 2014 e il 2015, i furti nelle case sono passati da 97 a 29.
I furti alle auto da 9 a 2.
Le rapine a persone da 3 a zero.
Le aggressioni da 7 a 1.
Le rapine nei negozi da 3 a 2.
Le denunce totali da 119 a 34.
I dati sono stati diffusi durante l’incontro tra i volontari e il prefetto Francesca Ferrandino. “Il clima è stato molto collaborativo – spiega il sindaco Claudio Sessa, tra i principali promotori dei Vot -. Abbiamo chiarito ancora che non siamo ronde, ma svolgiamo un controllo di vicinato 2.0. I dati sono molto positivi e mostrano che il lavoro di controllo è servito”.
Rino Tomaselli, coordinatore dei Vot, aggiunge un altro numero fondamentale per capire l’impegno dei cittadini: “Sono oltre 8.400 le ore donate dai VOT ai loro concittadini per creare più sicurezza – si legge in un post su Facebook -. Bravi o non bravi? Si poteva fare di più o no? Non ci reputiamo bravi ma coscienziosi, si può fare di più e meglio ecco perché invitiamo altri nostri concittadini ad unirsi a noi per abbassare ulteriormente queste cifre. Non solo, abbiamo progetti e piani futuri che porteranno delle grandi novità. Anche e soprattutto a livello legale e regolamentare. Sono orgoglioso di fare parte dei VOT, sono orgoglioso che una mia idea condivisa sia stata appoggiata da un grande sindaco con gli attributi al posto giusto e non messi in altre parti del corpo più alte, come ad altre persone”.
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