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La scoperta

Neve perenne anche sopra gli zero gradi: l’ha inventata un bergamasco

Francesco Besana, bergamasco residente in Trentino, ha trovato la formula matematica in grado di trasformare l'acqua in neve anche a temperature comprese tra gli zero e i cinque gradi: una scoperta che potrebbe rivoluzionare il settore degli sport invernali.

Quando in estate si parlava dell’inverno 2015 come uno dei più freddi di sempre i gestori degli impianti sciistici un po’ si fregavano le mani, un po’ facevano gli scongiuri: il meteo, per ora, sta smentendo quell’ipotesi, con temperature anomale e un anticiclone eccezionale che non accenna a mollare la presa, favorendo giornate asciutte che poco si conciliano con la voglia degli appassionati di infilarsi scarponi e tutta da sci.

Ecco allora che gli impianti si dotano sempre più spesso di innevatori, più comunemente conosciuti come cannoni sparaneve, per sopperire alla mancanza della materia prima necessaria per dare il via a pieno regime della stagione sciistica.

Una pratica che ora potrebbe essere rivoluzionata per sempre dalla scoperta dell’ingegnere meccanico bergamasco Francesco Besana, che ha conseguito un dottorato in Tecnologia ambientale all’Università di Trento e che ha trovato la formula matematica in grado di trasformare l’acqua in fiocchi di neve anche a temperature comprese tra gli zero e i cinque gradi centigradi.

Per arrivare a questo risultato straordinario, ha spiegato Francesco Besana al Corriere della Sera, ci sono voluti ben cinque anni di ricerche e sperimentazioni: “L’idea era arrivata mentre studiavo il fenomeno del solar cooling, cioè del raffreddamento dell’acqua attraverso l’energia solare – spiega – Mi sono concentrato sulla produzione della neve perchè da anni vivo in Trentino e so quanto il tema sia importante per le località sciistiche. All’epoca mi trovavo a Berkley per un corso: da lì ho iniziato a muovermi come freelance fino a che sono venuto a conoscenza del premio D2T Startup di Rovereto”.

Un contest al quale Francesco ha partecipato insieme a Fabiano Maturi, ingegnere negli impianti di Pinzolo, e Anna Vanzo, esperta di marketing turistico: il team si è aggiudicato il secondo posto nella competizione e un finanziamento di 150mila euro della provincia di Trento.

Neve XN

Il brevetto di Neve Xn (Neve Perenne) è stato depositato e i tre meditano di industrializzare il dispositivo di un metro per due che sfrutta il cosiddetto “punto triplo dell’acqua”, stadio durante il quale l’acqua è presente contemporaneamente nelle forme gassosa, liquida e solida. Un punto di equilibrio che in natura non esiste ma che può essere creato artificialmente all’interno del dispositivo che cristallizza l’acqua facendola diventare neve anche con temperatura esterna tra gli zero e i cinque gradi.

La neve viene creata senza l’uso di additivi chimici: al momento due metri cubi all’ora ma si potrebbe arrivare anche a cinque.  Nell’aprile del 2014 il team è riuscito a produrre neve a una temperatura di 15 gradi (le tecnologie convenzionali lo fanno da -3) in presenza di un’umidità relativa del 90%. 

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