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Alzano lombardo

Il sindaco Nowak si dimette: “Me ne vado il 15 gennaio ma sono pronta a novità”

Dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi all'interno della maggioranza, il sindaco Annalisa Nowak annuncia: “Ho subito accuse disgustose e inaccettabili: il 15 gennaio mi dimetterò. Sono disponibile a un percorso di mediazione, ma senza rimpasti e senza rinnegare ciò che è stato fatto sinora”.

Dopo le polemiche scoppiate all’interno della maggioranza, il sindaco di Alzano Lombardo Annalisa Nowak ha annunciato le proprie dimessioni. Lascerà ufficialmente la carica il prossimo 15 gennaio, rendendosi disponibile a valutare, nei giorni rimanenti, un percorso di mediazione tra sindaco, assessori e consiglieri comunali proposto dall’associazione “Gente in Comune”.

Tuttavia, questo tentativo di dialogo non può prescindere dal riconoscimento del lavoro svolto sinora dall’amministrazione comunale e non deve prevedere rimpasti, che significherebbero accondiscendenza rispetto alle accuse di poca trasparenza indirizzate a sindaco e giunta dal proprio gruppo consiliare attraverso una nota diffusa nei giorni scorsi ai media.

A specificarlo è il sindaco Nowak, che dichiara: “Gli articoli di questi giorni contengono accuse disgustose e soprattutto false, parlando di cerchio magico ed opacità.

‘Cerchio magico’ è un’espressione oggi in voga che allude, senza assumersi responsabilità di portare elementi a giudizio, a un gruppo chiuso in uno spazio rituale di potere. La giunta, invece, ha lavorato in modo tutt’altro che accentratore. Per mesi abbiamo allargato i lavori settimanali di giunta ai consiglieri e all’associazione e ad alcuni consiglieri sono stati conferiti, in raccordo e con il sostegno degli assessori, deleghe e ruoli importanti, perché fossero leganti tra cittadini e amministrazione.

Oltre a questo, sono stati avviati numerosi tavoli di lavoro ai quali c’era e c’è spazio per tutti coloro, consiglieri compresi, che desiderano lavorare con passione e responsabilmente”. Amareggiata, Nowak rifiuta anche l’accusa di poca trasparenza: “In termini morali opacità implica un giudizio sulle persone che ho al mio fianco e su di me, francamente inaccettabile. In questi mesi non mi ha mai abbondonato la certezza di muovermi nel rispetto del mandato che moltissimi cittadini mi hanno assegnato e di guidare questa città fuori da logiche di interesse, per il bene di tutti. L’onestà e il rigore degli assessori che oggi mi affiancano è la ragione per cui non posso acconsentire a rimpasti che potrebbero prefigurare un’accondiscendenza a osservazioni sulla loro e sulla mia trasparenza. In tutto questo tempo abbiamo lavorato in modo serio, senza proclami. Certo, c’è difficoltà a trasmettere il senso di un metodo che è impostato su progetti di lungo periodo, ma l’impegno che ho preso anche con i nostri elettori era di non inseguire in modo estemporaneo le richieste, numerose e a volte contraditorie, che si manifestano. In questi mesi abbiamo dato risposte ai bisogni di tante famiglie, offerto servizi, steso progetti che nei prossimi mesi daranno il via a lavori pubblici importanti, siamo intervenuti nelle emergenze, abbiamo attirato l’attenzione di migliaia di persone sulle bellezze della città. A fronte delle accuse e del mancato riconoscimento di questo lavoro, oggi mi trovo a ritenere opportuno dichiarare le mie dimissioni”.L’annuncio arriva dopo diversi tentativi di conciliazione interna.

Annalisa Nowak sottolinea: “In questo periodo ho cercato più volte di costruire un percorso di rilancio dell’azione di governo, attraverso incontri di confronto, ocumenti di indirizzo che sono stati rifiutati, richiami al direttivo dell’associazione per una mediazione, proposte di un coinvolgimento diretto in giunta e sui tavoli di lavoro. Quando ho proposto deleghe assessorili e di vicesindaco non l’ho fatto nell’ottica di mercanteggiare: ho sempre creduto che la possibilità di condividere un obiettivo comune fosse lo strumento di dialogo migliore. Nel momento in cui mi veniva richiesta la nomina immediata dal nuovo vicesindaco non ho voluto considerare la cosa un ricatto, come poteva apparire, ma un passo di impegno. Mi è spiaciuto trovarmi una risposta del tutto contrastante soltanto il giorno seguente. Ora non sono più in condizione di proporre altro.Tuttavia questa mattina (sabato 5 dicembre, ndr) mi è giunta una richiesta, sicuramente tardiva, che però voglio raccogliere. Sono disponibile a usare questi giorni rimanenti non solo per chiudere le pratiche amministrative più urgenti, ma per valutare se ci siano elementi di vera novità. Resta un fatto irrinunciabile: sono sata elette per realizzare un programma, credo che il lavoro svolto si collochi nel solco di questo programma. Se non sono nelle conizioni, all’interno di questa esperienza, di realizzare quanto promesso, è per me irrinunciabile mettere le mie energie a disposizione della città perché il progetto continui con chi saprà e vorrà sostenerlo”.

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