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Bergamo

Gadget fascisti al bar: locale multato, ma solo perché non ha la licenza

Dopo le polemiche, la multa. Il bar di via San Bernardino assurto agli onori delle cronache per la collezione di gadget fascisti alla fine è stato multato. Punito, non per apologia di fascismo, come segnalava una lettrice di Bergamonews che aveva sollevato il caso, ma per vendita senza licenza.

Dopo le polemiche, la multa. Il bar di via San Bernardino assurto agli onori delle cronache per la collezione di gadget fascisti alla fine è stato multato.

Punito, non per apologia di fascismo, come segnalava una lettrice di Bergamonews che aveva sollevato il caso (leggi qui), ma per vendita senza licenza.

"Colazione da Tiffany" si chiama il locale che ha fatto discutere per il suo interno zeppo di riferimenti al Duce e ai simboli dei camerati. Dopo le discussioni l’arrivo dei controlli di polizia, digos… fino ai vigili. Sono stati questi ultimi a "punire" il titolare Vinicio Morzenti. Ma Mussolini non c’entra, i riferimenti ai fasci littori nemmeno. La sanzione di cinquemila euro è arrivata perchè il bar non ha la licenza per vendere gli oggetti, non è insomma una cartoleria. E il calendario fascista con tanto di prezzo non è stato perdonato.

Una multa contestata da Morzenti che è stata ridotta alla metà circa, come spiega il Corriere della Sera, ma il titolare del Tiffany non ci sta ancora e segnala che altri bar vendono materiale non commestibile. Così sul bollettino ha scritto la sua risposta alla polizia locale: me ne frego.

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