L’appuntamento organizzato dalle amministrazioni comunali di Grumello del Monte, Castelli Calepio e Telgate, dal titolo "A immagine di Dio maschio e femmina li creò – l’apostasia della teoria gender", per venerdì 20 novembre alle 21 al palafeste di Grumello ha suscitato non poche polemiche dentro e fuori i social media.
"La serata, voluta e pensata come appuntamento informativo e di divulgazione per i cittadini dei tre comuni – spiega il sindaco Nicoletta Noris – non ha nessun altro significato, se non questo. Non vuole essere in alcun modo un gesto additabile, come molti hanno fatto, di omofobia. Ognuno ha diritto di amare chi vuole. L’incontro con l’avvocato Gianfranco Amato (presidente dell’associazione Giuristi per la vita, ndr.) punta a far chiarezza su quello che significa "teoria gender", soprattutto in riferimento alle implicazioni della stessa nel mondo scolastico".
Il sindaco Noris, che si fa portavoce delle amministrazioni aderenti e patrocinanti alla serata, tiene a precisare che "la serata sul gender non è altro che un’opportunità, un’iniziativa, che nel medesimo format è stata già presentata sul territorio bergamasco in parrocchie o scuole cattoliche, senza aver mai sollevato un simile polverone".
Posizioni contrapposte a quelle degli organizzatori non sono tardate ad arrivare.
Dichiara a tal proposito, Fabio Perletti, capogruppo di Castelli Calepio Cambia: "Ritengo inopportuno il patrocinio del Comune di Castelli Calepio all’iniziativa (…), dove non ci sarà alcun contraddittorio. L’evento in questione, con un argomento delicatissimo, è pretesto ancora una volta di una strumentalizzazione politica a livello ideologico. Bisogna tenere ben presente la basilare separazione dei propri giudizi e valutazioni politiche da argomenti religiosi".
Della stessa idea il capogruppo di Grumello democratica, Natale Carra, che apostrofa l’incontro, ma soprattutto l’ideazione come "bizzarra, e sicuramente fortemente ideologica".
Perletti, poi, conclude con un auspicio: "L’unica risposta è nel confronto e nella necessità che abbiamo in Italia di prevenire la violenza di genere e bullismo. e coglie l’occasione per una precisione ovvero che non esiste nessuna teoria gender, come rassicurato dal Ministro Stefania Giannini in una recente circolare alle scuole".
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