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Fondazione Comunità Bergamasca, al via gli incontri con gli stakeholders

Prendono il via, dall'ambito di Bergamo, Dalmine e Isola, gli incontri della Fondazione della Comunità Bergamasca con gli stakeholders del territorio in vista dei prossimi bandi: poi sarà la volta di Vale Brembana e Valle Imagna, Val Cavallina, Bassa e Val Seriana.

Dal 13 novembre al 9 dicembre si susseguiranno sul nostro territorio gli incontri programmati dalla Fondazione della Comunità Bergamasca per confrontarsi con i rappresentanti delle organizzazioni e delle istituzioni locali allo scopo di raccogliere idee, proposte e suggerimenti per poter meglio indirizzare l’azione erogativa del prossimo anno.

Gli appuntamenti si rivolgono a diverse aree della provincia e la Fondazione, in collaborazione con il CSV e gli enti locali, ha deciso quest’anno di fissare gli incontri in sei diversi contesti avvicinandosi ai propri destinatari: oltre a quella di venerdì 13 novembre presso la propria sede e rivolta all’ambito di Bergamo, Dalmine e Isola, sono quindi previste una data a San Pellegrino (17 novembre ore 17) per Val Brembana e Valle Imagna; una a Lovere (4 dicembre ore 17) per la Val Cavallina e una a Treviglio (9 dicembre) per la Bassa Bergamasca, mentre sono due gli appuntamenti riservati alla Val Seriana nella giornata del 20 novembre, a Clusone e Albino rispettivamente alle ore 18 e alle ore 21.

Il proposito è quello di venire incontro alle diverse realtà locali per stabilire un vero contatto, ascoltarne le esigenze e promuovere di conseguenza un’azione mirata. La “mission” o per meglio dire la vocazione della nostra Fondazione si basa infatti sulla territorialità: per Statuto le Fondazioni locali sono chiamate ad un ruolo di sostegno del proprio territorio con modalità il più possibile partecipative.

Con questo obiettivo in mente, per il terzo anno proponiamo queste consultazioni augurandoci che questa diventi una prassi consolidata, nella convinzione che mettersi insieme creando una rete solidale renda possibile quello che in anni segnati dalla crisi economica sembra impossibile: arrivare là dove ci sono i bisogni reali, preservando le radici culturali e storiche e adattandosi nello stesso tempo a un contesto in continuo cambiamento.

Il sentiero è già stato tracciato in questi anni difficili: grazie alla fiducia e alla collaborazione della Conferenza dei Sindaci, in ambito sociale già da cinque anni cofinanziamo il Bando Gravi marginalità, indicato come esempio di buona pratica per la sviluppo di un nuovo Welfare di Comunità; il progetto “Terre di Mezzo”, mirato alla gestione della sofferta realtà di emarginazione che ruota intorno alla stazione ferroviaria, ha visto nascere un tavolo di lavoro condiviso sotto il coordinamento della Prefettura, e anche in progetti simbolo di area culturale come la riapertura della Carrara e la mostra di Palma il Vecchio il nostro ruolo è stato determinante.

Teniamo però a ribadire che la nostra attività non si limita ai grandi progetti, ma supporta una miriade di piccole iniziative capillarmente diffuse, proposte e gestite da parrocchie, associazioni e organizzazioni di volontariato nelle scuole, negli oratori, in tutte le molteplici realtà dei paesi della provincia: è forse questa la parte più importante e difficile del nostro lavoro, farci partner di chi si impegna ogni giorno per migliorare la qualità della vita in bergamasca.

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