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Bergamo

Un omicidio e una rapina: weekend violento in città Torna l’allarme sicurezza

Un omicidio e una rapina col sangue in città, oltre a un cadavere ritrovato nell'hinterland. Due eventi violenti in un solo weekend che un po' di paura la creano a Bergamo, e una domanda sull'allarme sicurezza per i cittadini sembra naturale.

Un omicidio e una rapina col sangue in città, oltre a un cadavere ritrovato nell’hinterland. Due eventi violenti in un solo weekend che un po’ di paura la creano a Bergamo, e una domanda sull’allarme sicurezza per i cittadini sembra naturale.

L’episodio più grave nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 ottobre al bar Socraf di via Moroni. Il gestore del locale, il 56enne ivoriano Guillaume Meles Djedje, al culmine dell’ennesima discussione con un cliente, il 33enne senegalese Amadou Pape Diouf, gli ha sferrato una coltellata decisa all’addome. Il 33enne è morto poco dopo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stato portato d’urgenza e in condizioni disperate.

I carabinieri di Bergamo, intervenuti sul luogo del delitto, hanno impiegato solo tre ore a rintracciare l’omicida, anche grazie alle testimonianze di alcuni presenti: lo hanno arrestato a casa della fidanzata in via Pignolo, dove si era precipitato per provare a eliminare le macchie di sangue dai jeans e dalla felpa che indossava al momento del delitto.

La scintilla che ha fatto scattare la furia del 56enne sarebbe stata una bottiglia di birra vuota lasciata dal 33enne all’esterno del locale: sembra che il gestore del Socraf da tempo avesse impedito al senegalese di entrare nel suo bar, in seguito a numerosi screzi per motivi di droga, e alla vista di quel gesto abbia perso le staffe. “Una tragedia annunciata” secondo i residenti che da tempo denunciano schiamazzi notturni e risse attorno al locale.

Non si può dire lo stesso della tabaccheria presa di mira sabato sera per una rapina. A poche centinaia di metri dal luogo del delitto del 33enne, in via Carnovali, ma finora mai interessata da episodi di criminalità.

Sabato poco prima dell’orario di chiusura, intorno alle 19.30, due uomini incappucciati si sono presentati all’interno del locale armati di pistola. I malviventi hanno prima minacciato il titolare, Gianbattista Gamba, poi lo hanno malmenato, colpendolo con il calcio della pistola.

Quindi hanno portato via i soldi e sono fuggiti a bordo di un’auto guidata da un complice. E’ probabile che la rapina sia stata ripresa da una telecamera puntata sull’interno della tabaccheria dove sono presenti anche delle slot machine. L’uomo è rimasto cosciente, ma con diversi tagli sul volto e conseguente emorragia di sangue.

Ma il weekend bergamasco di sangue era iniziato venerdì sera. A Gorle, nell’hinterland, dove poco prima delle 19.30, nella roggia Morlana è stato rinvenuto un cadavere, poi identificato in un trentenne originario del Guatemala.

Il corpo è stato trovato contro la griglia di una presa d’acqua, non lontano da un’abitazione in piazza Donatori del Sangue.

L’uomo è stato identificato grazie a un passaporto che aveva nelle tasche e dai primi esami sul corpo non presenterebbe evidenti segni di violenza: il cadavere potrebbe essere anche stato trascinato per vari chilometri dalla corrente fino a ostruire la grata di Gorle.

Una serie di episodi, in particolare i due in città, che hanno riacceso le polemiche sulla sicurezza dei cittadini, con le opposizioni all’attacco e l’amministrazione pronta a replicare, riguardo i provvedimenti presi negli ultimi mesi su questo tema. 

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