La lente di ingrandimento di Striscia la notizia torna a soffermarsi sopra al bed & breakfast di proprietà dell’ex deputato dell’Italia dei Valori Sergio Piffari a Lizzola: una troupe del tg satirico di Mediaset guidata dall’inviato Max Laudadio si è ripresentata in alta Val Seriana e il clima non si è affatto disteso rispetto al primo blitz di tre anni fa.
Era stata proprio Striscia la notizia, a fine novembre 2012, a sollevare il polverone attorno all’allora onorevole in seguito alla denuncia di Walter Semperboni, esponente del Pdl e candidato sindaco a Valbondione alle ultime amministrative: l’obiettivo era quello di scoprire se il bed & breakfast fosse o meno attivo come struttura ricettiva o se, come era sostenuto nella denuncia, venisse utilizzato come abitazione personale.
Pochi giorni dopo Striscia tornò ancora a Lizzola per fare chiarezza su un convegno pagato dall’Idv lombardo nell’albergo Gioàn, sempre di proprietà di Piffari, e per una festa di partito organizzata al rifugio Campel della cognata e del fratello.
Ora al centro dell’inchiesta tornano i finanziamenti europei per l’avviamento dell’attività ricettiva e di una società di servizi, complessivamente un milione e mezzo di euro, reati già caduti in prescrizione in quattro casi e con l’unico ancora in piedi, l’accusa di truffa ed evasione fiscale, che sarà discusso a luglio del prossimo anno.
L’arrivo a sorpresa della troupe di Max Laudadio ha scaldato gli animi con la discussione che, durante la registrazione, si sarebbe accesa: in particolare sulla questione dell’accoglienza dei profughi, per i quali Piffari ha messo a disposizione 95 posti letto in due case vacanze di Lizzola e ha affittato, tramite la Sasna srl, l’albergo Sant’Ambroeus di Rovetta.
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