• Abbonati
La posizione

Qualcosa s’è mosso: i giovani di Valbrembo dicono no all’omofobia

Pubblichiamo la risposta di alcuni giovani di Valbrembo in merito al volantino che, qualche settimana fa, è stato distribuito da un gruppo politico di Valbrembo riguardo l'apertura di un sexy shop. Nel volantino c'era un collegamento fuori luogo che riguardava il gay pride, che ha suscitato alcune importanti riflessioni di questi giovani sensibili al tema.

Pubblichiamo la risposta di alcuni giovani di Valbrembo in merito al volantino che, qualche settimana fa, è stato distribuito da un gruppo politico di Valbrembo riguardo l’apertura di un sexy shop. Nel volantino c’era un collegamento fuori luogo che riguardava il gay pride, che ha suscitato alcune importanti riflessioni di questi giovani sensibili al tema.

 

Quante volte ci siamo sentiti piccoli e impotenti di fronte a notizie che ci sembrano lontane anni luce da noi? Quante volte ci hanno detto che noi siamo un inutile puntino che non conta nulla? Per troppo tempo ci siamo arresi alla parte del piccolo che teme il gigante, per troppo tempo abbiamo scordato Davide contro Golia eppure chissà quante volte i nostri nonni ci hanno raccontato che l’elefante ha paura del topolino. Ma qualcosa finalmente si è mosso.

Qualche giorno fa, tra le strade di Valbrembo, è apparso un volantino pubblicato da un gruppo politico che critica l’apertura di un sexy shop nel nostro paese e qui è scattata la scintilla. Il punto non è l’apertura del sexy shop. Il punto non è la politica. Il punto è una frase contenuta nel volantino in cui viene citata la parola GAY PRIDE senza alcun nesso con il contesto, dimostrando l’ignoranza ed il bigottismo di certa gente nei confronti di questa realtà.

Che bisogno c’era di parlare di Gay Pride visto che l’argomento era il sexy shop? Perchè l’attacco gratuito agli omosessuali che già devono convivere in una realtà a loro poco favorevole? Organizzare un Gay Pride a Valbrembo sarebbe la risposta che s’aspettano e susciteremmo inutili polemiche rischiando di mettere sul ridicolo una causa importante. Così, noi giovani di Valbrembo sensibili all’argomento, ci siamo incontrati, conosciuti, confrontati ed abbiamo deciso di iniziare ad agire diversamente. Vogliamo proporci come movimento indipendente, dal basso, in modo da arrivare direttamente alla gente senza nessun intermediario.

Non ci preoccupiamo di politica, ma dei diritti dell’essere umano. Vogliamo essere educatamente provocatori, portare informazioni, riflessioni e scuotere le coscienze. La parola d’ordine è OMNIA VINCIT AMOR proprio come citano gli stikers appiccicati tra le vie del paese (sono adesivi di carta biodegradabile, che tra qualche tempo spariranno); per ora l’idea è quella di diffondere il verbo condividendo le fotografie di questi stikers sui Social Network ed è da qui che ci siamo già mossi.

Vogliamo essere virali, perchè nonostante sia una cosa accaduta qui a Valbrembo, il messaggio dev’essere divulgato anche altrove. Il problema non è il volantino, non è la politica, ma l’ignoranza. In troppi vedono solamente tutto bianco o tutto nero rassegnandosi alle proprie presunte verità, noi vogliamo portare l’arcobaleno. Ci stiamo facendo conoscere tramite la Pagina Facebook Valstock 2015 e poi il tutto si concretizzerà in un evento. Non aspettatevi un GAY PRIDE, ma nemmeno cose noiose.

Lo staff di Valstock

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Il sexy shop "Le tentazioni" a Valbrembo
Pro e contro
Sexy shop in pieno centro E a Valbrembo scoppia la polemica
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI