Erano stati identificati grazie alle telecamere dello stadio Comunale di Bergamo come autori dell’accensione e del lancio di fumogeni in campo, ma sono stati assolti in aula perché dalle immagini non era chiaro che fossero loro i colpevoli.
Martedì 13 ottobre il giudice dell’udienza preliminare, su richiesta del pubblico ministero Raffaella Latorraca, ha assolto tre ultrà nerazzurri: P.M. di 24 anni, N.D. di 23 e C.E. di 22. L’episodio risale alla partita tra Atalanta e Nantes, un ‘amichevole del 2 agosto 2014 valida per il trofeo Bortolotti, vinta dai nerazzurri ai calci di rigore.
Martedì 13 ottobre il giudice dell’udienza preliminare, su richiesta del pubblico ministero Raffaella Latorraca, ha assolto tre ultrà nerazzurri: P.M. di 24 anni, N.D. di 23 e C.E. di 22. L’episodio risale alla partita tra Atalanta e Nantes, un ‘amichevole del 2 agosto 2014 valida per il trofeo Bortolotti, vinta dai nerazzurri ai calci di rigore.
Al termine della gara gli agenti della digos di Bergamo, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza del Comunale, avevano identificato i tre come autori dell’accensione e del lancio dalla Curva Nord di alcuni fumogeni verso il terreno di gioco. I tre avrebbero potuto chiudere la questione pagando una maxi multa da 30mila euro ciascuno. Ma hanno preferito andare a processo.
E nel corso dell’udienza di oggi i tre, difesi dall’avvocato Federico Riva, sono stati assolti: osservate le immagini fornite, il giudice ha constatato che si vedono i tre ultrà posizionati in Curva, ma non come autori del lancio.
Una vicenda simile a quella capitata, solo due settimane fa, a un altro ultrà nerazzurro assolto per lo stesso reato dopo essere stato identificato in occasione di Atalanta-Spezia del 9 agosto 2014.
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