di Alberto Porfidia
Quattro anni? Sembra ieri, eppure sono tanti, se sei abituato a vincere tutto o quasi e ad un certo punto ti ritrovi nella seconda pagina della classifica, lontana dalle grandi.
Ci sono passate (e ci soffrono tuttora) Milan e Inter nel calcio: lo sport è così, bello e crudele. Perché ogni settimana ti presenta il conto. Però poi, se ricominci a vincere, magari fai come la Juve, che infila uno scudetto dopo l’altro.
Speriamo, avrà pensato Luciano Bonetti quando ha pronunciato la parola fatidica: “scudetto”. Che la Foppapedretti non conquista, appunto, da quattro anni, 2011, l’ultimo anno di Eleonora Lo Bianco in Italia prima di cercare altri traguardi in Turchia, dove pochi mesi fa ha vinto Coppa e campionato con il Fenerbahce.
La Leo, due scudetti e tre Champions League con la Foppa, una che ha sempre fame di vincere e rimette al servizio la sua classe per rilanciare il club rossoblù.
Primi passi ad Astino, la casa della presentazione della Foppa: una location “da impazzire”, l’ha definita Alessia Tarquinio di Sky. Una splendida cornice.
Ora però bisogna riuscire a realizzare un quadro, si spera, altrettanto indimenticabile.
E, visto che la scaramanzia conta pur sempre qualcosa, alla Foppa hanno pensato: chi meglio di Maurizia Cacciatori potrebbe farci da portafortuna, per partire? Quattro scudetti e due Champions, la Principessa, sempre ad alzare palloni verso la gloria. Lei ci crede e lo grida forte perché è tifosa e non ha problemi ad ammetterlo: lo scudetto? Si può e si deve: Bergamo è in pole position.
Beh, intanto saltare dagli incubi di chiusura prefestiva ai sogni di ottobre è già un bel passo avanti. Grazie a Percassi, ai nuovi sponsor, a nuova liquidità e ai progetti anche del nuovo Palasport che aprono nuovi orizzonti.
E aprono il cuore al presidente, che forse cominciava un po’ a stufarsi di stare in seconda fila, dopo aver comandato il gioco per anni: per la Foppapedretti sono ben otto gli scudetti, dal 1996 al 2011, con la bellezza di ben sette Coppe dei Campioni o Champions League.
Hai voglia che i tifosi continuino a sostenerti, da innamorati più che da critici. Anche se dopo anni di sofferenza, di sconfitte più che di vittorie, qualche scricchiolio ogni tanto…
Adesso vediamo, se il mix funziona.
“Puntare sui giovani non era sufficiente”, l’ha ammesso il presidente. Bene, benissimo il carroarmato Celeste Plak, vent’anni il prossimo 26 ottobre e Miriam Sylla, stessa età, praticamente un terremoto di simpatia e forza. Giovani eppure con una stagione già alle spalle, di gioie e dolori.
Ma toccherà a Leo Lo Bianco, in cabina di regia, dettare i tempi della rinascita e a Pally Cardullo (in bocca al lupo a Enrica Merlo per la sua nuova avventura) saltare per prendere l’imprendibile e conquistare finalmente quello scudetto che ancora le manca.
Ci vuole il giusto mix, la linea verde e quella… non parliamo di usato sicuro perché qui siamo alle fuoriserie.
A costruire il motore ci ha pensato come sempre Giovanni Panzetti, adesso tocca al tecnico Stefano Lavarini collaudarlo.
Fare previsioni è quasi impossibile ed è tutto da dimostrare che la forbice con le avversarie sia già colmata, sia con Casalmaggiore vincitrice dello scudetto e dell’ultima Supercoppa, come con la stessa finalista Novara.
Conegliano alla prima, con il tris di ex rossoblu Arrighetti, Barazza e Ortolani e poi sabato 24 Casalmaggiore con la Piccinini al Palasport, ci diranno subito quanto vale questa Foppa. Condotta dal capitano Paola Paggi, altra pluridecorata con due scudetti e due Coppe dei Campioni alzate a Bergamo. Toccherà a lei prendere per mano le baby e rassicurare le compagne più sgamate: in questa squadra si può credere e si può essere ambiziosi.
La Foppapedretti torna in copertina. E non solo per bellezza.
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