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Economia

Ubi, da Popolare a Spa Il Tar non blocca l’assemblea Novemila soci pronti al voto

Il Tar del Lazio ha deciso il rinvio a febbraio nel merito di due dei tre ricorsi riguardanti la legge che obbliga le banche popolari con attivi superiori agli 8 miliari a trasformarsi in Spa. Via libera all'assemblea a Brescia per sabato 10 ottobre: sono 9mila i soci che hanno già deciso di partecipare. L'associazione Ubi, Banca Popolare!: “Sarebbe meglio rinviare l'assemblea”.

Il Tar del Lazio non blocca l’assemblea di Ubi Banca in calendario sabato 10 ottobre alla ex fiera di Brescia chiamata a decidere la trasformazione epocale: da società cooperativa al Spa. Nella giornata di oggi, giovedì 8 ottobre, sono convocati i Consigli di Gestione e di Sorveglianza che prenderanno atto delle decisioni del Tar del Lazio e daranno il “nulla osta” per l’assemblea. Intanto la richiesta di partecipazione all’assemblea è stata avanzata da circa 9mila soci, in persona o per delega, quindi fatti due conti potrebbero presentarsi circa 4 mila soci, oltre a Brescia, anche nelle quattro sedi collegate in streaming a partire dalle 9,30: Bergamo; Jesi, Milano e Cuneo.

Le sedi collegate sono a Bergamo, al centro congressi Giovanni XXIII, in viale Papa Giovanni XXIII; a Cuneo al PalaBREBanca di via Viglione, a Milano nella sala conferenze della Banca Popolare Commercio e Industria di via Fratelli Gabba e a Jesi, al centro direzionale della Banca Popolare di Ancona, in via don Battistoni.

Intanto l’associazione Ubi, Banca Popolare! In una nota rileva che “l’esito negativo della discussione avanti al TAR Lazio dell’istanza di sospensione avanzata da alcuni soci di UBI, nell’ambito del ricorso per l’annullamento del 9° aggiornamento del 09.06.15 alla circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17.12.2013 – afferma il presidente dell’associazione avv. Bonomi Antonio Deleuse –. Non si può però non rilevare come il Tar Lazio abbia rigettato la detta istanza solo poiché non ricorrerebbe un caso di estrema gravità ed urgenza, stabilendo l’art. 1 comma II del decreto legge n. 3 del 2015, il periodo di diciotto mesi per l’adeguamento delle banche popolari all’imposta trasformazione in Spa. È il medesimo Tar che argomentando la propria decisione ha però ritenuto non sussistere la fattispecie dell’urgenza stante la non ineluttabilità dell’imminente assemblea di soci di Ubi che è chiamata a votare proprio la trasformazione. Il Giudice Amministrativo se da un lato tecnicamente ha quindi fornito la propria decisione, dall’altro richiama gli istituti destinatari della riforma, tra cui Ubi, a valutare e soppesare attentamente il momento in cui operare la trasformazione. Nessun altra lettura e/o interpretazione del dispositivo del Tar Lazio è possibile. Ciò detto è evidente che una sana e prudente gestione consiglierebbe, anche solo per non esporsi a possibili impugnazioni e a danni patrimoniali per la banca con possibili richieste di risarcimenti e forse consentire di mantenere la forma popolare di UBI, di rinviare l’assemblea fissata per il 10 ottobre a data successiva alle decisioni definitive del Tar Lazio, che verranno prese dopo l’udienza fissata per il giorno 10 febbraio 2016, per la discussione di tutti i ricorsi presentati: data questa che è imminente”.

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