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L'inaugurazione

“Un solo bene, la conoscenza, un solo male, l’ignoranza” Così parte Bergamoscienza

Un Festival rivolto a tutti ma soprattutto ai giovani, e l'augurio dei promotori è tutto per loro: “Mettetecela tutta, perché il Premio Nobel non è così impossibile.”

“Vi è un solo bene la conoscenza e un solo male l’ignoranza”, Socrate. Slogan dell’edizione 2015 di BergamoScienza.

E finalmente si comincia. Alle 17, venerdì 2 ottobre, tra le mura dell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo, in Sant’Agostino, la sigla della XIII edizione di BergamoScienza, ha ufficialmente dato inizio al Festival scientifico.

Le parole di Andrea Bena e Federica Regazzoni del Comitato Giovani di BergamoScienza hanno introdotto il Presidente dell’Associazione BergamoScienza, Mario Salvi, che, emozionato ed orgoglioso, ha presentato i caratteri dell’edizione 2015 del Festival, che quest’anno ha l’onore di ospitare tre premi Nobel, e ringraziato l’Associazione BergamoScienza e tutti gli organizzatori.

Il discorso del Presidente si è concluso ricordando lo scrittore e neurologo Oliver Sacks, ospitato nell’edizione 2005 di BergamoScienza e deceduto nell’Agosto 2015, e con l’augurio, rivolto al numerosissimo pubblico, di un “Buon BergamoScienza.”

Molte altre sono le autorità che sono salite sul palco per inaugurare la nuova edizione: il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con un discorso rivolto specialmente alla nuova sede e all’importante ruolo dei giovani volontari; il neo-eletto rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini che esordisce: “E’ il mio primo impegno pubblico e sono molto emozionato”; Matteo Rossi Presidente della Provincia di Bergamo; Patrizia Graziani, dirigente dell’Istituto scolastico di Bergamo e Don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’ ufficio diocesano di Bergamo.

Il grande evento dell’inaugurazione è l’intervista condotta dai ragazzi del Comitato Giovani (Lucia Fumagalli, Andrea Bena, Federica Regazzoni e Federico Turani) al Premio Nobel per la Medicina nel 1996, Peter Doherty. Il suo è stato un discorso ispirato rivolto ai giovani con il desiderio di spronarli a seguire i propri sogni con passione ed entusiasmo; si è parlato del futuro della scienza, della speranza che il Premio Nobel ripone nei giovani per le future scoperte scientifiche, dell’emozione provata nel ricevere il l’ambito Premio e si è scherzato, anche, quando una delle domande poste ha esordito con “Dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna.”

Nonostante il cambio di programma, a causa del maltempo, che ha costretto lo staff di BergamoScienza a trasferire in meno di 24 ore gli eventi previsti in Piazzale degli Alpini al Teatro Sociale, l’organizzazione non ha avuto intoppi e il pubblico era come ogni anno numeroso e desideroso di nutrirsi di scienza tra le file del suggestivo Teatro Sociale.

Edoardo Boncinelli, Presidente del Comitato Scientifico di BergamoScienza, e il matematico Piergiorgio Odifreddi hanno inaugurato il primo evento serale della XIII edizione del Festival raccontando, con grande simpatia ed ironia, la storia di sette scienziati che hanno rivoluzionato la scienza e cambiato così le nostre vite: il teorizzatore del metodo scientifico Galileo Galilei; il fisico inglese Robert Hooke, che coniò il termine “cellula”; John Dalton, che enunciò la teoria degli atomi; Charles Darwin con la sua teoria sull’evoluzione della specie; Albert Einstein, il “prototipo dello scienziato geniale”, e la teoria della relatività ed infine Mathison Turing, padre della scienza informatica.

L’incontro si è concluso con il saluto di Edoardo Boncinelli rivolto al pubblico: “Mettetecela tutta, perché il Premio Nobel non è così impossibile.”

Alla lista degli uomini che hanno cambiato la nostra vita con il proprio genio, si aggiunge anche il compositore bergamasco Gaetano Donizetti, a cui è dedicata la Lirica scientifica, secondo appuntamento della serata. Un’insolita jam session lirica fra musica, scienza, teatro e sonorità realizzata in collaborazione con la Fondazione Donizetti; in questa occasione hanno calcato il palco del Teatro Sociale, Francesco Micheli, il poliedrico direttore artistico della stagione lirica del Donizetti (che aprirà i battenti il 15 ottobre fino al 12 dicembre), l’appassionante e coinvolgente attrice Maria Pilar Perez Aspa, e la dj fuori dagli schemi, NicoNote.

La serata e la prima giornata di Festival si sono concluse con il concerto dei Verdena, uno dei più validi gruppi altern-rock italiani, accolti con grande entusiasmo dal pubblico di BergamoScienza. Il gruppo ha eseguito cinque brani tratti dagli ultimi due lavori “Endkadenz Vol. 1” ed “Endkadenz Vol. 2”, accompagnati da giovani musicisti bergamaschi di formazione classica.

Bergamo Scienza prosegue sabato 3 ottobre e la prima conferenza sarà alle 9.30 al Teatro Sociale con “Galassie, materia oscura e wormholes”, introdotta dal Comitato Giovani. Da non perdere è l’appuntamento alle 17.30, sempre al Sociale, con il premio Nobel per la Medicina del 1996, Peter Doherty: “Flagelli, pestilenze e pandemie.”

Lucia Cappelluzzo

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