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La protesta

I dipendenti della Provincia in sciopero contro i tagli “Salvati tutti i dirigenti”

I dipendenti della Provincia di Bergamo hanno scioperato durante le prime quattro ore di venerdì 2 ottobre per protestare contro la riorganizzazione dell'ente. Numerosi i funzionari presenti di fronte alla prefettura di Bergamo che si sono mobilitati contro la volontà dell'Amministrazione Provinciale di procedere a tagli.

“Noi spediti in altri enti, mentre ai dirigenti nessun taglio”. I dipendenti della Provincia di Bergamo hanno scioperato durante le prime quattro ore di venerdì 2 ottobre per protestare contro la riorganizzazione dell’ente. Numerosi i funzionari presenti di fronte alla prefettura di Bergamo che si sono mobilitati contro la volontà dell’Amministrazione Provinciale di procedere a tagli senza criteri e indicazioni certe rispetto al destino dei lavoratori e delle lavoratrici e con la dichiarata volontà di mantenere in servizio tutti i dirigenti. “Siamo arrivati ad un punto in cui le due parti non riescono a trovare una soluzione­ – commenta Eleonora Gherardi coordinatrice della RSU -. Secondo noi la Provincia vuole applicare dei criteri non trasparenti per l’individuazione del personale che dovrà essere collocato in altri Enti. Per questo non riteniamo giusto procedere alla riorganizzazione. Ma soprattutto pensare di mantenere tutta la dirigenza e costringere, invece, buona parte del personale a spostarsi in altri Enti, nella speranza che questo spostamento si concluda positivamente, per noi è inaccettabile. Insomma, se tagli ci devono essere che siano equi per tutti”. È questo il senso dei cartelloni che gli scioperanti hanno esibito per tutta la mattinata di protesta: “Perché procedere al taglio del personale e non dei dirigenti? ­ si chiede Domenico De Masio, sorvegliante della viabilità. Inoltre, il taglio del personale e dei mezzi ha conseguenze negative per la comunità. Significa non garantire determinati servizi alla cittadinanza.” “Servizi fondamentali quali l’assistenza ai disabili, la tutela dell’ambiente, la lotta contro il bracconaggio e il contenimento della fauna selvatica dovranno essere tagliati­ conferma Gherardi. Perché se taglio metà del personale, inevitabilmente taglio parte dei servizi rivolti ai cittadini e alla comunità.”

Tra i presenti anche il consigliere provinciale di opposizione, Gianfranco Masper: “Intendo esprimere, per quanto possibile, il mio sostegno morale a tutto il personale. Non è possibile lasciare centinaia di persone senza un futuro certo e la cittadinanza senza servizi essenziali. È assurdo.”

Tra le motivazioni dello sciopero anche il mancato pagamento al personale della Provincia di quanto previsto dal CCDI, l’incertezza rispetto al futuro economico e occupazionale determinata dalla normativa nazionale, l’assenza del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo per l’anno 2015 e il mancato rispetto da parte dell’Amministrazione Provinciale dell’accordo già siglato dalle parti sul rilascio del nulla osta al trasferimento verso altri enti di tutti i lavoratori richiedenti. Dal Presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, che ha parlato direttamente con il personale in protesta ascoltando le loro esigenze e richieste, filtra qualche spiraglio di apertura: “Premetto che quando le organizzazioni sindacali scendono in piazza meritano sempre rispetto e attenzione, anche in quei casi in cui non si è d’accordo su tutto­ ha dichiarato Rossi. Lontana da me l’idea che va di moda in questo periodo di attaccare i sindacati. Ci sono tre questioni fondamentali da affrontare: la prima è la battaglia che dovremo fare insieme verso Regione Lombardia perché deve prenderci i dipendenti delle funzioni regionali per poi distaccarli alla Provincia come tante altre Regioni hanno fatto. In secondo luogo, sui nulla osta la questione è aperta, ma ne discuteremo perché non la pensiamo allo stesso modo. Giustamente i sindacati difendono le prerogative dei lavoratori, ma io devo pensare anche al mantenimento dei servizi e le condizioni di lavoro di chi rimane. E infine c’è una forte progettualità che è quella della nuova Provincia dei Comuni e delle Comunità sulla quale ho intenzione e ho preso l’impegno di condividere l’orizzonte con chi dovrà farla vivere e camminare, cioè i miei dipendenti.”

Dialogo e apertura, sono queste le prerogative di Rossi: “Faremo incontri settore per settore per sentire l’opinione di tutti. Intanto, Lunedì ci sarà un incontro con la Regione, il 17, invece, approveremo il bilancio che è la migliore garanzia per tutti. Del resto io ho scioperato insieme ai sindacati contro la legge di stabilità del mio governo che andava a massacrare un’istituzione come questa e il lavoro delle persone. Prima viene il territorio e le persone, poi il resto. Io sto con il territorio e le persone che ci lavorano.”

Luca Stroppa

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