Un dossier per opporsi con convinzione al decreto del Presidente della Repubblica rientrante nella Riforma Madia che prevede, entro il 31 dicembre 2016, la soppressione e l’accorpamento di 23 delle 103 prefetture esistenti: a stilarlo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, le categorie della pubblica amministrazione dei tre sindacati confederali, che, secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, lo hanno presentato al sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci.
All’interno alcuni dei casi più eclatanti di una riforma che secondo le intenzioni del Governo dovrebbe garantire un risparmio di 23 milioni di euro ma che, dal punto di vista dei sindacati, mette a rischio il posto di lavoro di 1267 persone, togliendo risorse fondamentali a organismi chiamati a un lavoro supplementare in questo preciso momento storico, tra la gestione dell’emergenza immigrazione e quella della sicurezza.
Uno degli accorpamenti decisi dal Governo è quello che vede la prefettura di Sondrio accorpata a quella di Bergamo: “Meno servizi e più disagi e costi per i cittadini” sottolineano i sindacati, spiegando che nel caso specifico per spostarsi ci vogliono dalle due ore di viaggio, se si scelgono macchina o treno, alle quasi sette ore, se il mezzo (da cambiare cinque volte) è l’autobus. Un problema per il cittadino che si vuole recare alla prefettura di competenza.
Ma il Sondrio-Bergamo è solo uno degli esempi portati dai sindacati che hanno fatto i conti anche per tutti gli altri casi: da Teramo a L’Aquila, da Rieti a Viterbo, da Vibo Valentia a Catanzaro, da Savona a Imperia fino a Oristano-Nuoro, con l’obbligo di spostarsi in macchina per mancanza di alternative.
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