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A treviglio

Pezzoni, dopo la laurea falsa indagato per abuso d’ufficio Blitz della Finanza in Comune

L'inchiesta della procura di Bergamo coordinata da pubblico ministero Giancarlo Mancusi, infatti, oltre che sul titolo di studio intende fare luce sulla cessione nel 2012 di un'area di 44mila metri quadrati nella frazione di Geromina, in cui sarebbe dovuta sorgere una residenza per anziani.

 La "laurea falsa" sarebbe solo la punta dell’iceberg che sta per travolgere il sindaco di Treviglio, Giuseppe Pezzoni.

L’inchiesta della procura di Bergamo coordinata dal pubblico ministero Giancarlo Mancusi, infatti, oltre che sul titolo di studio, intende fare luce sulla cessione nel 2012 di un’area di 44mila metri quadrati nella frazione di Geromina, in cui sarebbe dovuta sorgere una residenza per anziani. Ma che a oggi non è ancora stata realizzata.

Il sindaco trevigliese risulta indagato, insieme a quattro componenti della sua giunta, per abuso d’ufficio. Secondo chi indaga, non sarebbero state rispettate le procedure urbanistice, favorendo così gli interessi del privato. 

Gli agenti della guardia di Finanza si stanno recando in queste ore negli uffici del Comune per acquisire documenti e computer che potrebbero essere utili all’inchiesta. 

La questione è quella relativa alla realizzazione all‘avveniristica cittadella di servizi per l’ospitalità per anziani, malati d’Alzheimer e disabili.

Una struttura da 54mila metri cubi con un hospice, 96 appartamenti protetti per i pazienti, scuole per infermieri e paramedici, ambulatori e negozi. Un servizio assente a Treviglio e nella zona della Bassa, e quindi molto atteso, ma allo stesso tempo criticato da opposizione e comitati di quartiere per l’impatto ambientale, le dimensioni mastodontiche e il traffico generato.  E a distanza di tre anni dall’acquisizione dell’area mai realizzato.

Ma il focus della procura è sull’acquisizione dell’area in cui sarebbe dovuta sorgere. La società che se ne occupa, la Blister di Guido Pozzi, aveva acquistato il mega terreno da una signora, che a sua volta lo aveva comprato dal Comune di Treviglio, presentando l’offerta oltre quattro anni più tardi (ottobre 2010) del termine previsto dal bando (marzo 2006). Una stranezza, come quella sulla destinazione del terreno, tramutata in poco tempo da residenziale a edilizia, dopo la delibera dell’amministrazione trevigliese. 

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