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La lettera

Dote sport, Songavazzo scrive all’assessore Rossi “Proibitivo accedervi”

Il sindaco di Songavazzo Giuliano Covelli scrive all'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, chiedendo modifiche alla dote sport di Regione Lombardia: “Il termine del 19 ottobre non può garantire alle famiglie la possibilità di aderire”.

Il 17 luglio Regione Lombardia ha attivato la dote sport regionale, un contributo per le famiglie alle spese sostenute per la frequenza da parte dei figli minori, nel periodo settembre 2015-giugno 2016, a corsi o attività sportive che prevedano il pagamento di quote d’iscrizione, abbiano una durata continuativa di almeno sei mesi e siano tenuti da associazioni o società sportive dilettantistiche scelte nel Registro Coni o affiliate a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva.

Tra i tanti Comuni che hanno deciso di aderire all’iniziativa regionale c’è anche quello di Songavazzo che, tramite il sindaco Giuliano Covelli, ha però deciso di scrivere all’assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi per sottolineare quelli che potrebbero essere seri ostacoli per le famiglie.

“Buongiorno Assessore Rossi – scrive il primo cittadino – ho approfondito nei dettagli la questione ‘Dote Sport Regione Lombardia’, che ha come incipit ‘Da oggi, fino al 19 ottobre, le famiglie residenti nei comuni che hanno aderito alla dote sport, possono presentare domanda a Regione Lombardia e ottenere un contributo di 200 euro’.

Il mio Comune ha quindi attivato la procedura, evidenziando che:

1 – il termine del 19 ottobre non può garantire alle famiglie la possibilità di aderire (considerando che il comune può formalizzare l’adesione fino al  1° ottobre), anche in considerazione dei tempi necessari per il rilascio dell’attestazione ISEE;

2 – le famiglie debbano essere in possesso di firma digitale. Su questo punto ritengo che la firma digitale, ancora poco diffusa nelle famiglie (salvo quelle nei quali sia presente un professionista o un lavoratore autonomo) rappresenti un onere alla famiglia e, a fronte di un contributo massimo di 200 euro potrebbe vanificare il senso delle dote sport. Inoltre se tale beneficio economico viene erogato tenendo conto della situazione economica delle famiglie (sotto 20.000 euro ISEE = contributo), l’obbligo della firma digitale rappresenta un ostacolo parecchio ostico. Posso ahimè pensare che molte famiglie, tutto considerato, rinunceranno a presentare la richiesta.

Le scrivo sperando che la mail venga tenuta in considerazione, per rendere concreta ‘l’ulteriore possibilità’ data alle famiglie lombarde e non ingenerare inutili aspettative. Se vorrà passare da Songavazzo, anche per questo argomento, sarà un ospite molto gradito.

Giuliano Covelli, Sindaco”.

Per la dote sport la Regione ha stanziato 1,6 milioni di euro, finanziando i bambini da 6 a 13 anni, “Dote Junior”, e i ragazzi da 14 a 17, “Dote Teen”, i cui nuclei familiari siano composta da almeno un genitore o tutore residente in Lombardia da non meno di cinque anni e che abbiano valore ISEE all’atto di presentazione della domanda non superiore ai 20mila euro.

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