Il Comune di Bergamo come promotore del percorso di legalizzazione dei derivati della cannabis a fini di commercio, produzione e vendita, per il contrasto al narcotraffico e informazione e prevenzione sugli effetti nocivi dell’abuso delle sostanze stupefacenti: è quanto chiedono in una mozione i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Fabio Gregorelli e Marcello Zenoni, impegnando il sindaco Giorgio Gori e la giunta comunale ad attivarsi con il Parlamento e il governo affinchè sia iniziato un confronto serio sul passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale.
“Un successivo decreto – spiegano i consigliere pentastellati a supporto della propria iniziativa – potrebbe determinare le caratteristiche dei prodotti destinati alla vendita al dettaglio, della tipologia degli esercizi autorizzati alla vendita e della loro distribuzione sul territorio, nonché dei locali pubblici in cui potrebbe essere consentito il consumo delle sostanze. La soluzione proposta consentirebbe l’introduzione di un’imposta sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo (accisa) e nel breve periodo di promuovere una fase necessaria di transizione e sperimentazione, che deve vivere di una ulteriore sedimentazione di una cultura diffusa in ordine alla tollerabilità del consumo di droghe ‘leggere’”.
Il minor sovraffollamento delle carceri e benefici annuali per l’erario di oltre 5,5 miliardi di euro sono solo alcuni dei punti favorevoli citati dai consiglieri del Movimento 5 Stelle che, parallelamente, chiedono che il Comune di Bergamo si faccia parte attiva affinchè all’interno del Dipartimento Antidroga vengano inclusi anche delegati delle associazioni attive nel sociale, che sostengono ed aiutano persone che fanno uso di sostanze stupefacenti, in modo tale che aiutino all’elaborazione di una strategia efficace per la prevenzione dell’abuso nella società.
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