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Risiko dei cieli

Nozze dei cieli Sacbo-Sea, quasi pronto lo studio Paleari Sarà presentato lunedì al cda

L'ormai ex rettore dell'università di Bergamo Stefano Paleari, direttore scientifico dell’Iccsai ha lavorato per quasi tre mesi a numeri, previsioni, vantaggi e limiti dell'unione tra le due società e dell'eventuale quotazione in Borsa.

Mancano solo gli ultimi ritocchi allo studio commissionato da Sea e Sacbo in vista del possibile matrimonio tra i due colossi aeroportuali che gestiscono gli scali di Bergamo, Malpensa e Linate. L’ormai ex rettore dell’università di Bergamo Stefano Paleari, direttore scientifico dell’Iccsai (International center for competitivness studies in the aviation industry) ha lavorato per quasi tre mesi a numeri, previsioni, vantaggi e limiti dell’unione tra le due società e dell’eventuale quotazione in Borsa. Lunedì 14 settembre Paleari presenterà l’atteso studio al consiglio di amministrazione di Sacbo.

Per ora non trapela nulla, ma qualche certezza sui numeri c’è già: le nozze darebbero vita a una realtà aeroportuale di primo piano a livello nazionale e internazionale, con un fatturato da 800 milioni e quasi 40 milioni di passeggeri. Le tonnellate di merci in transito potrebbero raggiungere i 595,6 milioni, al di sopra di qualsiasi altra realtà italiana. Sulla base dei bilanci dell’esercizio 2014, Sea ha registrato ricavi per 685,1 milioni (in crescita rispetto ai 645,5 milioni del 2013), mentre il fatturato di Sacbo si e’ attestato a 101,2 milioni (106,2 milioni al 31 dicembre 2013).

Bergamo inoltre si presenta “all’altare” forte dell’ultimo record raggiunto e certificato pochi giorni fa. Ad agosto 2015 infatti è stata raggiunta la cifra di 1 milione 55 mila e 450 passeggeri, in aumento del 9,5% rispetto ad agosto 2014, per un totale di 6 milioni e 982 mila nei primi otto mesi di quest’anno.

I presidenti delle due società hanno iniziato il dialogo con ottimismo. “Mi sembra – ha detto a fine luglio Pietro Modiano, numero uno di Sea – che ci sia un clima buono e siamo consapevoli che affrontare un mercato complesso come quello del traffico aereo in ordine sparso non conviene a nessuno. Siamo fiduciosi perché credo che sia un vantaggio per tutti il fatto che si uniscano le forze piuttosto che lavorare e ragionare in ordine sparso in un mercato così complesso”. Fiducioso anche Miro Radici, presidente Sacbo: “Si apre una prospettiva interessante sulla quale ragionare. L’incarico al Professor Paleari ci mette nelle condizioni di valutarla col massimo di competenza e di serenità”.

RYANAIR – Scettico invece Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, compagnia aerea low cost che da anni ha deciso di puntare tutto su Orio al Serio: “Penso che la concorrenza tra Malpensa e Bergamo e tra Malpensa e Linate sia una cosa buona per il settore in generale – ha dichiarato pochi giorni fa a Linkiesta -. È per questo che siamo preoccupati da una fusione tra Malpensa e Bergamo, perché ridurrebbe la concorrenza e ridurrebbe l’innovazione. Credo che il governo italiano abbia bisogno di cominciare a vendere, privatizzare gli aeroporti. C’è troppo denaro legato agli aeroporti, quel denaro potrebbe essere utilizzato in altre cose in Italia, pur continuando a incoraggiare gli aeroporti a crescere e a innovare”.

IL PASSATOFino alla scorsa primavera Sacbo aveva lo sguardo rivolto esclusivamente a Est, in cerca di un’intesa con Verona e Venezia per la gestione dello scalo di Montichiari. La trattativa è però naufragata dopo il rinnovo dell’accordo tra Dhl e Orio per il trasporto merci. La stretta di mano avrebbe disinnescato l’atteso giudizio del Consiglio di Stato sulla gestione dello scalo bresciano. I giudici erano chiamati a decidere la validità o meno della sentenza del tribunale amministrativo di Brescia che ha annullato la concessione ai veneti per il controllo di Montichiari, fatta senza gara. La spinosa questione è stata spedita alla Corte di giustizia europea, perché il caso fa sorgere “dubbi di possibile contrarietà alla normativa comunitaria”, e un “contrasto con il principio di concorrenza”.

E’ un punto in favore di Sacbo perché è noto che l’Europa propenda per procedure trasparenti attraverso le gare. Quest’ultima decisione, insieme al probabile matrimonio con Sea, rappresentano solide basi per un futuro di Sacbo nel segno dello sviluppo, almeno secondo le previsioni. Lunedì prossimo, la verità.

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