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La recensione

Southpaw, regia discutibile Gyllenhaal e Whitaker salvano la pellicola

Billy Hope (il sempre emozionante Jake Gyllenhaal), campione imbattuto di pugilato categoria mediomassimi, si è guadagnato il soprannome di "The Great" a suon di ganci, jab e montanti...

Titolo: Southpaw

Regia: Antoinie Fuqua

Genere: Drammatico

Durata: 150 minuti

Interpreti: Jake Gyllenhaal, Forest Whitaker, Rachel McAdams, 50cents

Voto: 7

Attualmente in visione: Capitol Multisala

 

Billy Hope (il sempre emozionante Jake Gyllenhaal), campione imbattuto di pugilato categoria mediomassimi, si è guadagnato il soprannome di "The Great" a suon di ganci, jab e montanti.

All’apice della carriera, Billy viene convinto dalla amatissima moglie Maureen (Rachel McAdams) a lasciare momentaneamente la scena della boxe per dedicarsi alla famiglia. Durante un galà di beneficenza, però, la vita di Maureen viene spezzata da un proiettile vagante esploso durante uno scontro verbale e fisico tra Billy e un giovane ed arrogante pugile, Miguel Escobar, desideroso di sfidarlo e batterlo davanti a tutto il mondo.

"The Great", che tra le quattro pareti del ring sembra invincibile, non riesce a reggere questa disgrazia che lo manda al tappeto, facendogli perdere la testa, la villa principesca, la licenza da pugile e la compagnia della figlia, che gli viene allontanata a forza e affidata ai servizi sociali. Solamente dopo aver toccato il fondo, Billy decide di risalire e intraprendere un percorso di redenzione non affatto facile.

Grazie al suo nuovo allenatore, Titus "Tick" Willis (Forest Whitaker), il nostro protagonista riesce a superare le difficoltà della sua situazione e a controllare rabbia ed aggressività, fino a ritornare in pista ed ottenere l’opportunità di vendicarsi, in un incontro per il titolo mondiale contro l’attuale campione, Miguel Escobar. Antoinie Fuqua (regista di americanate del calibro di Shooter, The Equalizer e King Arthur) cerca di cimentarsi nel sottogenere del boxing film ripescando tutte le tematiche tipiche, proponendo una trama abbastanza avvincente ma per nulla originale.

Alcune scelte della regia, inoltre, sono molto discutibili, come ad esempio alcuni movimenti di macchina e la scelta della colonna sonora (fatta ecezione per la canzone Phenomenal del rapper Eminem, che in origine sarebbe dovuto essere l’interprete di Billy Hope).

Southpaw sembra infatti la brutta copia di lungometraggi quali The Fighter o Cinderella Man.

Le performance di Jake Gyllenhaal e di Forest Whitaker non solo "salvano" questa pellicola, ma anzi la rendono molto emozionante ed avvincente.

La sofferenza provata da Billy viene trasmessa con decisione allo spettatore, che si sentirà colpito in pieno stomaco con la forza di un colpo dritto.

Francesco Parisini

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