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Berghem fest

Salvini: “Le prefetture ormai sono agenzie turistiche per i clandestini africani”

Tra un'ospitata in televisione e un tweet, Matteo Salvini ha scelto il palco vero, non virtuale, della Bèrghem Fest di Alzano Lombardo per lanciare messaggi a tutti: all'odiato Matteo Renzi, all'Europa, a Silvio Berlusconi.

Tra un’ospitata in televisione e un tweet, Matteo Salvini ha scelto il palco vero, non virtuale, della Bèrghem Fest di Alzano Lombardo per lanciare messaggi a tutti: all’odiato Matteo Renzi, all’Europa, a Silvio Berlusconi. Giocava in casa, di fronte a un pubblico in adorazione che mai si era visto in 26 edizioni del tradizionale appuntamento estivo targato Lega Nord. E forse anche per questo motivo non si è limitato al semplice comizio, ma ha risposto a una serie di domande fondamentali per il futuro del partito e della politica italiana. Insieme a lui il presidente del Veneto Luca Zaia, un altro esponente di primo piano noto per le sue dichiarazioni non certo cerchiobottiste.

Salvini parte subito puntando il dito contro le prefetture. “Io sono molto umilmente un sostenitore della tesi di Luigi Einaudi che scrisse un pamphlet intitolato “Via i prefetti”. Già il prefetto mi sta qua se fa il suo lavoro, pensa se non fa il suo lavoro – spiega Salvini -. Se invece di fare lo Stato fa “Booking.com” per conto dei clandestini. E’ un’agenzia turistica per trovare albeghi per immigrati. Ci stiamo riempiendo di clandestini”.

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Il segretario federale della Lega Nord ne ha anche per i vescovi, compreso quello di Bergamo Francesco Beschi. “Quest’estate ha attaccato la Lega, ma ormai è di moda. Io dico: a Grassobbio, qui in provincia, la Faac ha deciso di lasciare a casa oltre 50 persone. Chi è il proprietario di questa azienda? La curia di Bologna. Suggerirei al vescovo di Bergamo di dare un colpo di telefono al suo collega di Bologna”.

BERLUSCONI – Tornare a parlare con il leader di Forza Italia? Salvini, che già nei giorni scorsi ha annunciato la disponibilità al dialogo, conferma che presto incontrerà Berlusconi. “Se Forza Italia condivide le nostre battaglie, perché no? Però imparando dal passato adesso, ringraziando la sorte, siamo noi ad avere il coltello e i numeri dalla parte del manico. Sicuramente incontrerò Berlusconi. Anzi, lo inviterò in una sede della Lega. Però un eventuale accordo si fa partendo dal nostro programma. Sono altri che devono formare le nostre proposte e sostenere le nostre battaglie”. Come a Ponte di Legno a Ferragosto, Salvini chiede al popolo leghista di esprimersi su un possibile accordo nel caso paradossale che il centrosinistra sia fuori dai giochi. Tutti vorrebbero andare da soli.

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ELEZIONI – Secondo il premier Matteo Renzi le elezioni sono lontane, eppure Salvini confida di mandarlo a casa presto. Anche se alle domande su una sua candidatura risponde con una battuta. “Ma vi vedete uno in bermuda a fare il presidente del consiglio? Beh, se l’ha fatto Renzi posso farlo a anche io. Io firmo subito per Zaia presidente del Consiglio. La mia piccola scommessa è provare a cambiare l’Italia da nord a sud. Mi auguro che ci sia presidente del consiglio leghista”. Il governatore veneto rilancia la palla al collega. “Mi piace l’idea del premier con i pantaloncini corti. Nella vita bisogna crederci e la Lega deve accarezzare l’idea di correre da sola. E’ la vera soluzione”.

RENZI – Salvini è pronto a un confronto con il premier Matteo Renzi. Basterebbe anche un faccia a faccia propositivo per cambiare una sola cosa: “Lui scappa sempre perché ha paura. Ma a me piacerebbe entrare in un ufficio con lui e scrivere insieme una legge per superare quell’infamia della legge Fornero”.

A fine serata un altro bagno di folla: più di un’ora tra selfie e autografi per accontentare il popolo della Lega ammaliato dalla schiettezza del suo leader.

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