“Catania, 15enne bruciato vivo. Massacrato perché cristiano”. “Quattro tunisini stuprano la moglie e poi uccidono il marito a sprangate”. Sono solo due delle centinaia di articoli pubblicati da senzacensura.eu, un sito internet che pubblicava notizie false scatenando la condivisione sui social network per diffondere odio e paura. Ed è appunto con l’accusa di istigazione all’odio razziale che la polizia postale di Catania ha denunciato uno studente di 20 anni, autore dei post. Il giovane ha spiegato che lo ha fatto per aumentare le visite sul suo sito e ottenere di conseguenza più banner pubblicitari. «Non si tratta di un singolo articolo, ma c’è una reiterazione nel tempo e molte persone erano portate ad avere un senso di risentimento nei confronti degli extracomunitari», spiega il dirigente della polizia postale Marcello La Bella. La segnalazione è partita da un giornalista di Catania.
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