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La sentenza

Telgate, il tribunale boccia la tariffa anti stranieri Condannato il Comune

Il tribunale di Bergamo ha accolto il ricorso di alcuni cittadini extracomunitari di Telgate che nei mesi scorsi hanno presentato ricorso contro l'aumento della certificazione di idoneità alloggiativa riservato solo agli immigrati.

Il tribunale di Bergamo ha accolto il ricorso di alcuni cittadini extracomunitari di Telgate che nei mesi scorsi hanno presentato ricorso contro l’aumento della certificazione di idoneità alloggiativa riservato solo agli immigrati. Non più 100, ma 350 euro decisi dal sindaco Fabrizio Sala a giugno 2014. La sentenza, come si legge nell’articolo del Corriere della Sera Bergamo di Fabio Spaterna, dichiara “il carattere discriminatorio” del provvedimento e obbliga l’amministrazione a restituire la differenza a chi ha fatto ricorso e anche agli altri cittadini che lo richiederanno.

Il primo cittadino leghista è quindi costretto a una marcia indietro così come era stato costretto a fare il collega Luca Serughetti di Bolgare (in quel caso l’aumento era da 150 a 500 euro). Il Comune di Telgate dovrà sostenere anche le spese legali: “La certificazione è uno strumento ben più significativo per gli stranieri rispetto ai cittadini italiani — recita la sentenza —. La delibera comporta quindi una “distinzione” basata sull’“origine nazionale” che ha come effetto quello di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali”.

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