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L'intervista

Cisl e stipendi d’oro Petteni: non faremo sconti Implacabili sulla trasparenza

Gigi Petteni, già segretario della Cisl Lombardia e ora in Segreteria Nazionale, interviene dopo lo scandalo suscitato dal dossier del sindacalista Fausto Scandola sugli stipendi d'oro ai vertici della Cisl

Gigi Petteni non ci sta. Il sindacalista bergamasco, già alla guida della Cisl Bergamo e di Cisl Lombardia, e che oggi siede nella segreteria del sindacato cattolico e si dice “sorpreso” dei tempi in cui è stato pubblicato il dossier sugli stipendi d’oro ai vertici della Cisl.

“Il gruppo dirigente della Cisl, di cui faccio parte, è da meno di un anno che si è insediato e su questo fronte ha già fatto molto – afferma Petteni – abbiamo assunto decisioni importanti e affrontato sfide ben precise su questo fronte. Il 9 luglio scorso abbiamo approvato un regolamento che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre che punta proprio ad escludere le possibilità di cumulo delle indennità da enti bilaterali”.

Petteni non nasconde la sua sorpresa, oltre al rammarico.

“Mi stupisce come possa uscire ora pubblicamente questo dossier, quando già da un mese in segreteria abbiamo preso decisioni in merito che puntano a fare pulizia, chiarezza e portare trasparenza su tutti i fronti – aggiunge Petteni –. È ovvio che quando si prendono decisioni di questo tipo si tocchino interessi e privilegi di qualcuno, ma quando ho preso il biglietto per andare a Roma accanto ad Annamaria Furlan sapevo che dovevamo dare una svolta al sindacato e non ci siamo tirati indietro. Anzi, contro certi sistemi saremo implacabili e presto sarà tutto trasparente: dai regolamenti agli stipendi. La Cisl è un sindacato serio, è un’organizzazione composta da persone che piangono e soffrono accanto ai lavoratori in questi tempi di crisi. E proprio per quelle persone, che sono lo zoccolo duro della Cisl, noi ci siamo battuti e stiamo mettendo ordine. Ci sono regolamenti, norme e compensi che andavano rivisti e corretti e così è stato”.

E alla domanda se crede che la pubblicazione di questo dossier sia una mossa per attaccare il sindacato, Petteni risponde: “Se questa era l’intenzione di qualcuno, magari di ricattare la segreteria, è bene che sappia che questo gruppo dirigente e la squadra di Annamaria Furlan non cederanno di un millimetro verso il cambiamento che stiamo mettendo in atto. E lo dimostreremo, prima di quanto si possa immaginare. Sapevamo che il nostro compito sarebbe stato difficile, ma la giustizia, la trasparenza, la solidarietà, l’equità che hanno da sempre animato il cuore della Cisl non possono venire meno di fronte all’interesse di qualcuno. Lo dobbiamo per chiarezza e coerenza al nostro sindacato e ai nostri tesserati”.

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