Tamara Samsonova, pensionata 68enne di San Pietroburgo, ex dipendente di un hotel e lavoratrice socialmente utile, è sempre stata considerata una persona disponibile e sempre pronta a dare una mano, ma le apparenze ingannano poiché la donna è una pericolosa serial killer.
Già nominata dagli inglesi “Granny the Ripper” (la nonna squartatrice) è stata arrestata alcuni giorni fa per una serie di delitti cui vedono 11 persone, ma si temono 14, smembrate e forse anche divorate nell’arco di vent’anni.
La donna teneva anche un diario cui annotava i suoi delitti in modo molto scrupoloso come: "Ho ucciso il mio inquilino Volodya, tagliato a pezzi nel bagno con un coltello e quindi messo i pezzi del suo corpo in una busta di plastica per poi disfarmene".
Tra le numerose vittime vi è anche la sua amica Valentina Ulanova, uccisa per una lite su alcune tazzine da tè da lavare, inoltre dalle annotazioni sembra che la donna fosse ancora viva quando la Samsonova ha iniziato a farla a pezzi.
Tamara è stata arrestata dopo il ritrovamento, da parte della polizia, di diversi resti di corpi smembrati, incluso un busto privo di testa. Le telecamere a circuito chiuso hanno permesso agli inquirenti di risalire alla casa della donna dove hanno trovato un seghetto sporco di sangue e il diario.
La squartatrice ha confessato i suoi delitti davanti al giudice dicendo "Sono colpevole e merito di essere punita".
Inoltre gli psichiatri stanno accertando se sia in grado di subire un processo o se si tratti di una tattica per sfuggire alla condanna.
Stefania Boschini
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