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Via la carta, largo alle mail: Palafrizzoni risparmia e tutela l’ambiente

Digitalizzare i flussi documentali e ridurre progressivamente il consumo di carta all’interno del Comune di Bergamo: è questo l’obiettivo della delibera approvata giovedì scorso dalla Giunta di Bergamo per rendere maggiormente efficace, efficiente ed economica l’azione amministrativa dell’ente.

Digitalizzare i flussi documentali e ridurre progressivamente il consumo di carta all’interno del Comune di Bergamo: è questo l’obiettivo della delibera approvata giovedì scorso dalla Giunta di Bergamo per rendere maggiormente efficace, efficiente ed economica l’azione amministrativa dell’ente.

“L’attività di semplificazione dei processi e delle attività all’interno di una struttura con oltre 900 dipendenti – sottolinea l’Assessore alla semplificazione Giacomo Angeloni – è di fondamentale importanza nei rapporti con i cittadini, ma anche in quelli tra gli uffici stessi. La corrispondenza in arrivo alle direzioni sarà completamente digitalizzata e distribuita solo telematicamente, senza l’utilizzo degli uscieri, consentendo un recupero di risorse stimato in 5980 ore lavorative, pari a circa 3 unità di personale che, quindi, potrà essere reso disponibile per altre attività”.

La delibera prevede l’incremento degli strumenti di e-government (ovvero di modulistica digitale, di sportelli virtuali, ecc.) a disposizione dei cittadini allo scopo di disincentivare l’invio al Comune di documenti cartacei e, per tutti i cittadini non informatizzati, come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale, è prevista la possibilità del coinvolgimento di eventuali intermediari per il supporto nella compilazione e nell’invio della modulistica digitale.

“Ciò consentirà una effettiva semplificazione amministrativa, – prosegue Angeloni – un miglioramento della qualità del rapporto con i cittadini e una diminuzione dei costi per la collettività poiché l’archiviazione della documentazione cartacea costa attualmente al Comune di Bergamo circa € 18/metro lineare a fronte di circa € 1.10/metro lineare per la quantità corrispondente di documentazione digitale. Senza contare il risparmio etico di carta, toner, ecc. e quello relativo alle spese postali dovuto all’incremento del numero delle comunicazioni che avvengono tramite Posta Elettronica Certificata e per e-mail. Nel 2014, grazie alla progressiva digitalizzazione dei flussi in uscita, la spedizione di 81.167 PEC ha consentito un risparmio di € 170.450.”

“Il prossimo passo – conclude Angeloni – sarà quello di eliminare tutti i fax dell’ente.”

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