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Società

Nomine in Teb e Sacbo La legge è chiara? Si, ma “l’inganno” si trova

“Fatta la legge, trovato l'inganno” - recita un proverbio tutto italiano. Nel caso delle recenti nomine in Teb (società del tram delle valli) e Sacbo (azienda che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio), Comune di Bergamo e Provincia non si può dire che abbiano agito contro la legge.

“Fatta la legge, trovato l’inganno” – recita un proverbio tutto italiano. Nel caso delle recenti nomine in Teb (società del tram delle valli) e Sacbo (azienda che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio), Comune di Bergamo e Provincia non si può dire che abbiano agito contro la legge. Tutto è regolare e lo confermano le risposte date dai vertici delle due istituzioni ai dubbi della Lega Nord in via Tasso e di Forza Italia a Palafrizzoni.

L’inganno però c’è. Nel caso di Filippo Simonetti, neo presidente della tramvia ed ex consigliere provinciale del Pd, è perfino doppio e spiegato alla perfezione nella risposta data dal sindaco Giorgio Gori al consigliere d’opposizione Stefano Benigni. L’esponente del centrosinistra, se nominato da un ente pubblico, sarebbe stato incompatibile nei due anni successivi al giorno della decadenza del Consiglio provinciale guidato da Ettore Pirovano: 17 giugno 2014. E’ stato però indicato da Atb mobilità, società e non amministrazione pubblica, con incompatibilità prevista solo per un anno e non per due. L’11 maggio è stato indicato come presidente dal consiglio di amministrazione, ma il conferimento dell’incarico è stato ratificato il 18 giugno. Guarda caso, il giorno dopo il limite stabilito dalla legge.

Per l’amministratore delegato di Teb Gianni Scarfone si sfodera l’interpretazione della definizione di “Società di diritto privato a controllo pubblico”. Teb è partecipata al 45% dalla Provincia, al 45% da Atb (interamente controllata dal Comune), al 10% dalla Camera di Commercio. I soci sono tutti pubblici eppure, secondo Palafrizzoni, non si tratta di una società controllata dal pubblico perché non uno dei soci pubblici non ha quote superiori al 50%

Lo stesso vale per Sacbo. Secondo una circolare del ministro Madia i pensionati come Giampietro Benigni, indicato da Matteo Rossi come nuovo consigliere di amministrazione al posto di Enrico Piccinelli, non possono essere nominati in “enti e società controllate”. Controllate, appunto, non semplici partecipate. E anche se in Sacbo c’è un solido patto di sindacato (controllato a maggioranza dagli enti pubblici) sembra che il neo consigliere si possa considerale abile e arruolato.

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