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Bergamo

La cultura va in strada Con il progetto Oltrevisioni i giovani sono protagonisti

Avvicinare la cultura ai cittadini, specialmente quelli più giovani. E' questo l'obiettivo di Oltrevisioni, il progetto triennale mirato alla promozione dei luoghi della cultura tra le giovani generazioni, finanziato da Fondazione Cariplo all'interno del bando "Protagonismo culturale dei cittadini".

Avvicinare la cultura ai cittadini, specialmente quelli più giovani. E’ questo l’obiettivo di Oltrevisioni, il progetto triennale mirato alla promozione dei luoghi della cultura tra le giovani generazioni, finanziato da Fondazione Cariplo all’interno del bando "Protagonismo culturale dei cittadini".  Motore e promotore del progetto è l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, con le partnership di Patronato San Vincenzo, GAMec e dell’impresa sociale HG80. Un progetto virtuoso, volto a rinsaldare la legittimazione territoriale dei luoghi della cultura, a garantire loro pubblico e ad aumentare il livello di riconoscimento dei giovani con le attività promosse. Come? In primis, riconfigurando la percezione che una fetta di pubblico giovanile sempre più consistente ha nei confronti dei luoghi della cultura istituzionali, considerati poco interessanti e attenti alle esigenze delle nuove generazioni; ponendo le basi per un reciproco avvicinamento attraverso la realizzazione di progetti d’arte che si svolgono sul tessuto urbano e che vantano una connessione esplicitata e riconosciuta con i luoghi della cultura. Questo, attraverso lo sviluppo di quattro azioni: come quella della ‘Città Invisibile’. Condotta direttamente dal Servizio Giovani del Comune di Bergamo, che prevede un’esperienza di volontariato culturale per gli studenti superiori mirata alla scoperta dei luoghi della cultura della città e alla loro promozione tra pari. O come quella di ‘Ritorno al Futuro’, come il celebre film di Robert Zemeckis: azione curata da HG80 in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, vede un gruppo di giovani competenti in materia ragionare attorno agli sviluppi progettuali dell’Auditorium di Piazza Libertà e dell’ex Chiesa della Maddalena.

E ancora ‘My Place‘: curata da GAMec, prevede la realizzazione di un percorso ad hoc che metta in relazione gruppi di giovani bergamaschi di origine migrante alla scoperta del patrimonio della Galleria e in esplorazione delle tecniche dell’arte contemporanea. Ultima ma non ultima, la fase del progetto ‘Pigmenti 2.0’: affidato alla serigrafia Tantemani del Patronato San Vincenzo, prevede la realizzazione di interventi d’arte pubblica mirati alla visibilizzazione delle più importanti istituzioni culturali della città. Il pensiero viaggia subito  in direzione dell’opera di Francisco Bosoletti, lo street artist argentino che dal 24 al 28 giugno ha affrescato il muro del nuovo parcheggio  stazione autolinee di Bergamo con una personalissima reinterpretazione del Ritratto di Beatrice Presti Tasca di Giacomo Trècourt. O alla carrellata di graffiti che hanno ridipinto il muro del Rondò delle valli – messo a disposizione dal Comune di Bergamo – dove una miriade di giovani writers hanno reinterpretato a colpi di bomboletta spray alcune opere di artisti del calibro di Van Gogh, De Chirico, Picasso, Dalì e molti altri ancora.  La volontà di questi interventi, entrambi realizzati in omaggio alla riapertura dell’Accademia Carrara, è stata proprio quella di riportare la ricchezza artistica dell’Accademia anche al di fuori dei muri della pinacoteca. Coniugando i verbi dell’arte classica in un nuovo e accattivante linguaggio. Il progetto intende raggiungere risultati tangibili già dal primo anno e consolidarsi nel corso di quelli successivi.

Fabio Viganò

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