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Lavoro

Esternalizzazioni Telecom Cisl: “Salvaguardare i 50 del call center”

L’annuncio di Telecom del piano industriale che prevede 1700 esuberi su scala nazionale non produrrà, probabilmente, effetti immediati a Bergamo. Il dubbio riguarda, eventualmente pochi addetti alla Directory Assistance (ex servizio 12). Fistel Cisl: "La Newco si pone già fuori dal mercato".

L’annuncio di Telecom del piano industriale che prevede 1700 esuberi su scala nazionale non produrrà, probabilmente, effetti immediati a Bergamo. Il dubbio riguarda, eventualmente pochi addetti alla Directory Assistance (ex servizio 12).

"Sicuramente, però, non lascia dormire sonni tranquilli alla cinquantina di addetti del call center, il 187, per capirci, che secondo le intenzioni del colosso delle comunicazioni dovrebbe passare in forza a una nuova società, la TIM Caring Srl" afferma Terry Gattoni, della segreteria provinciale Fistel Cisl, “tutto il comparto call center dovrebbe uscire dal perimetro Telecom per andare sul mercato. Il tavolo resta aperto, e noi andremo alla prossima convocazione per trovare un accordo che ci consenta di limitare gli esuberi e di mantenere il caring all’interno del perimetro societario, anche perché siamo consapevoli del fatto che la nostra posizione contrattuale ci espone a un costo di molto superiore ai nostri concorrenti, che giocano spesso e volentieri in modo non del tutto trasparente, quindi non si escludono passi ulteriori del management della Newco nel giro di poco tempo”.

La “squadra" di Bergamo, infatti, è composta da personale con anzianità media di circa 20 anni, e quindi costi del lavoro superiori a quelli di molti call center, “che applicano contratti diversificati e si affidano a part time di studenti, nei quali non si rispettano nemmeno i tempi delle pause”.

La Fistel ha proposto, nell’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico, di fare un accordo quadro per la gestione della coda degli esuberi, con gli ammortizzatori sociali disponibili, salvaguardando il Caring dal processo di esternalizzazione avviato da Telecom, recuperando tutte le possibilità previste nell’ipotesi di accordo del 18 dicembre 2014 (passaggi Part-Time a Full-Time, passaggi di livello, salvaguardia delle sedi di lavoro destinate alla chiusura, ecc..).

La Fistel è determinata a procedere nel confronto per arrivare ad un’intesa che salvaguardi l’occupazione e metta in sicurezza i conti economici dell’azienda. Fondamentale per la FISTEL è la ripresa “di corrette Relazioni Industriali che ormai da circa un anno sono praticamente interrotte con gravi conseguenze sul mondo del lavoro in quanto l’azienda procede con riorganizzazioni in modo unilaterale”.

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