Un quinto posto che vale oro. Anche perché la lunga lista – che comprende 200 persone – è l’elenco dei 200 paperoni mondiali secondo Bloomberg. E tra il plotone dei 200 spiccano sei nomi di imprenditori italiani. Al quinto posto c’è Gianfelice Rocca, patron di Techint (che controlla la Tenaris Dalmine) un conglomerato industriale con sede in Argentina con attività nell’acciaio – produzione di prodotti , ingegneria e costruzioni, esplorazione di petrolio e gas e di assistenza sanitaria. Altri interessi commerciali includono Tenaris, il più grande produttore al mondo di tubi di acciaio senza saldatura per l’industria petrolifera , così come produzione di greggio e le infrastrutture. È 161esimo nella top 200 mondiale, con 8,5 miliardi di dollari. Ma la vera curiosità è che Rocca batte persino Silvio Berlusconi che con 8,2 miliardi di dollari è 167°al mondo, pur controllando Fininvest, Mediaset, Mondadori, Mediolanum e il Milan. Nell’elenco tra i sei uomini più ricchi d’Italia, che vede svettare Leonardo Del Vecchio che guida il gruppo Luxottica (con un patrimonio personale di 23,8 miliardi di dollari pari a 21,6 miliardi di euro). Seguono Del Vecchio (32° paperone a livello mondiale) in ordine: Giovanni Ferrero con 21,3 miliardi di dollari (37°nella lista mondiale); Stefano Pessina, 74 anni, è il maggiore azionista di Walgreens Boots Alliance l’operatore farmaceutico con sede in Illinois Deerfield, e quotato in Borsa, con un patrimonio di 15,2 miliardi di dollari. Al quarto posto c’è lo stilista Giorgio Armani, co-fondatore e unico proprietario della casa di moda milanese Giorgio Armani Spa che è al 152° posto a livello mondiale con 8,8 miliardi di dollari.
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