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La criticità

Piscine, auto, giardini Comuni: “Risparmiate acqua” Tu lo fai già? Commenta

In alcuni zone della provincia si sono già verificate situazioni di carenza che hanno spinto Uniacque a scrivere a tutti i sindaci dei Comuni serviti, invitandoli ad emettere ordinanze di limitazione dei consumi agli usi strettamente potabili e igienici.

Sarà il mese di luglio più caldo degli ultimi 150 anni, o almeno questo è quello che ci dicono i meteorologi: di certo c’è che le conseguenze della straordinaria ondata di caldo che insiste sulla Lombardia si stanno già facendo sentire in modo importante.

In particolare, la rete idrica della Bergamasca sta soffrendo per la mancanza di precipitazioni e per la concomitante impennata dei prelievi da parte dell’utenza alla ricerca di refrigerio. Il Sebino perde centimetri a vista d’occhio, avvicinandosi ai minimi storici, i nostri fiumi hanno una portata limitatissima: in alcuni zone si sono già verificate situazioni di carenza che hanno spinto Uniacque a scrivere a tutti i sindaci dei Comuni serviti, invitandoli ad emettere ordinanze di limitazione dei consumi agli usi strettamente potabili e igienici.

Niente lavaggio macchine, vialetti o piazzali, basta innaffiamenti o riempimento di piscine e giochi d’acqua in generale: “Stante le previsioni meteo che non fanno presagire nel prossimo futuro variazioni significative dell’attuale situazione climatica – scrive Uniacque – si chiede la vostra collaborazione nell’adottare i provvedimenti opportuni per la limitazione dei consumi pubblici non strettamente necessari e nel sensibilizzare la cittadinanza ad un utilizzo dell’acqua attento e consapevole che privilegi il solo uso domestico e limiti allo stretto necessario qualunque diverso utilizzo, in particolare quello di innaffiamento”.

Ad alcune amministrazioni, in particolare, è stata richiesta l’emanazione di una specifica ordinanza sindacale che limiti i consumi ai soli usi essenziali, alimentari e igienici, vietando gli altri usi, a causa di una situazione abbastanza critica:

Albino (limitatamente alle frazioni della Valle del Lujo, Abbazia, Casale, Dossello, Fiobbio e Vall’Alta);

Bedulita;

Berbenno;

Bianzano;

Blello;

Capizzone;

Cene (limitatamente alla località Monte Bò);

Clusone;

Colzate (limitatamente alle frazioni Piani di Rezzo, Bondo e Barbata);

Corna Imagna;

Costa Imagna;

Costa Volpino;

Dossena;

Fino del Monte;

Foresto Sparso;

Fuipiano Valle Imagna;

Gorno;

Oneta;

Predore;

Rogno;

Rovetta;

San Giovanni Bianco (limitatamente alla loc. Colle San Gallo);

San Pellegrino Terme (limitatamente alla loc. Alino);

Sant’Omobono Terme;

Songavazzo;

Spinone al Lago (limitatamente alle zone approvvigionate dalle sorgenti Tuff e Camoscio: via del Tuff, via Boffalora, via XXV Aprile, via I Maggio, via Matteotti, via alla Fonte, via Nazionale S.S. 42, via Casa dei Grassi, via Cascina Longhisello, via Manzoni, via Spineda, via Diaz);

Strozza;

Tavernola Bergamasca;

Val Brembilla (limitatamente alla frazione Gerosa);

Vigolo;

Villongo;

Vilminore di Scalve (limitatamente alle frazioni Nona, Pezzolo e Bueggio).

Pur non dovendo far fronte a situazioni di criticità elevata, anche altre amministrazioni, ad esempio Dalmine, Nembro e Zogno, hanno deciso di seguire il consiglio di Uniacque.

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