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Basket femminile

Fassi Edelweiss, sfida in A2 e un obiettivo ambizioso: riportare a casa i talenti in fuga

Dopo la conferma ai massimi livelli nella stagione 2014/2015 definiti la squadra e il nuovo assetto tecnico

Oltre 50 anni di vita, un progetto innovativo per far crescere il vivaio e ora la grande scommessa: consolidare la presenza nell’elite del basket femminile facendo rientrare sul territorio i “talenti in fuga”.

Per Edelweiss Fassi di Albino, unica compagine femminile bergamasca ai massimi livelli del basket, riconfermata in A2 dopo un’entusiasmante stagione 2014/2015, un fondamentale tassello è andato al suo posto con l’arrivo dell’albinese Elisa Silva, importante operazione di mercato portata a termine dal management guidato dal presidente Graziella Morandi, coadiuvata dal general manager Fulvio Birolini, in vista della stagione sportiva 2015/16 che vedrà la squadra presentarsi per il secondo anno consecutivo nel campionato nazionale di serie A/2 femminile.

Elisa Silva, stella di prima grandezza, partita proprio da Albino, ha giocato in A1 e A2 e sarà affiancata da Jessica Penna, nel 2014/15 in A3 a Usmate, altro talento bergamasco al rientro.

E mentre si profila anche l’arrivo di una nuova straniera, Edelweiss ha deciso di puntare a una radicale riorganizzazione per rafforzare lo staff tecnico e medico.

Una vera e propria impresa, la conferma della presenza in A2, andata a buon fine grazie all’entusiasmo e alla visione che da sempre governano questo team storico e che ha fatto superare difficoltà non da poco, come la mancanza di una struttura adeguata per giocare in casa le partite che di conseguenza diventano sempre trasferte distribuite su tutto il territorio nazionale.

“I nostri obiettivi – hanno sottolineato la presidente Graziella Morandi e il general manager Fulvio Birolini alla presentazione della nuova stagione avvenuta nei giorni scorsi in Confindustria Bergamo – sono quelli di proseguire nel prossimo triennio nello sforzo di riportare a casa le nostre giocatrici più illustri, offrendo loro la possibilità di giocare ad alti livelli con una squadra performante, e di dare ulteriore forza al progetto OroRosa per le giovanili”.

Un progetto lanciato per invertire la tendenza alla diminuzione delle giocatrici tesserate e la penuria di risultati nella bergamasca creando una rete di società che valorizzi le atlete dei centri mini-basket grazie ad un percorso tecnico comune e consenta alle giocatrici che concludono la formazione giovanile di disputare un campionato consono alle proprie doti.

E i risultati si stanno già vedendo, sia sul fronte junior che sul fronte senior. “OroRosa è importantissimo per il futuro del basket femminile – ha evidenziato Michele Pasqua, neo-capo allenatore alla prima esperienza nel mondo del basket femminile, ma con un curriculum di tutto rispetto fra i cestiti – ed è il segno di una lungimiranza che purtroppo non è comune. Eppure è la strada da seguire, faticosa, ma alla fine ripagante, anche se l’orizzonte non può essere a breve termine”.

A sostegno della squadra sponsor fortemente radicati sul territorio, come Fassi Gru, SK Group e Scorpion Bay e un’organizzazione molto articolata che si avvale di tanti entusiasti apporti. “Ma sarebbe molto importante – ha precisato Lucio Mistri, presidente di Scorpion Bay, coinvolto da sei anni nel progetto, a cui si devono il logo OroRosa e il design delle divise – poter avvicinare altri imprenditori appassionati che sostengano la squadra e permettano di combattere ad armi pari con città e capitali molto più importanti”.

Rossana Pecchi

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