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Gli sviluppi

Referendum Grecia: Varoufakis si dimette. Milano apre a -2,8%, Spread sale a 165

Nella notte della vittora del "no" al referendum che decreta la volontà del popolo greco di strappare con l'Unione europe, in particolare con la moneta unica, i primi mercati danno l'euro in perdita anche se non in modo eccezionale.

Nella notte della vittora del "no" al referendum che decreta la volontà del popolo greco di strappare con l’Unione europe, in particolare con la moneta unica, i primi mercati danno l’euro in perdita anche se non in modo eccezionale.

Dopo un primo momento davvero out infatti, le Borse dell’Asia e del Pacifico evitano scenari da panico.

Con l’ipotesi di possibile uscita di Atene dall’Eurozona, i future sugli indici azionari Usa hanno ceduto ad esito ormai acquisito l’1,4%, mentre la Borsa di Tokyo, prima in Asia tra le grandi piazze finanziarie ad aprire, ha avuto una brusca frenata dell’1,65% migliorata di pochi decimi di punto a metà seduta a -1,5% (le 12 locali, le 5 del mattino in Italia), in un contesto di estrema volatilità.

Reazioni negative, in alcuni casi con parziali recuperi, a Sydney (-1,2%), a Seul (-0,94%), Taiwan (-0,45%), Singapore (-0,68%), Malaysia (-1,30%) e Hong Kong (-0,93%).

Discorso a parte per Shanghai, dove il Composite ha segnato un rimbalzo di quasi il 6%, dopo il 30% bruciato in 3 settimane: la Banca centrale cinese avrebbe indirettamente dato aiuto alla Securities Association of China, che riunisce i 21 principali broker del Paese, con risorse al servizio della concessione di prestiti a società di intermediazione che, a loro volta, avrebbero fatto prestiti agli investitori per acquistare azioni.

Ore 10

Varoufakis ha spiegato in un post sul suo blog di aver lasciato l’incarico per consentire al primo ministro di stringere più facilmente un accordo con i creditori. "Subito dopo l’annuncio dei risultati del referendum, sono stato informato di una certa preferenza di alcuni membri dell’Eurogruppo e di ‘partner’ assortiti per una mia… ‘assenza’ dai loro vertici, un’idea che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per consentirgli di raggiungere un’intesa", ha scandito Varoufakis, "per questa ragione oggi lascio il ministero delle Finanze".

Ore 9.40

Per la successione a Varoufakis si parla di Tsakalotos, capo della truppa dei negoziatori greci 

Ore 9.10

Spread a quota 165

Ore 9

Milano apre a meno 2,8%

Ore 8.20

I Ministri dell’Economia europei discuteranno della posibile intesa con Atene: c’è tempo fino al 20 luglio, data entro la quale Tsipras dovrà decidere se rimborsare la Bce o se avviarsi verso il fallimento. 

Ore 8.15

In mattinata la patata bollente è tutta nelle mani della Bce: il direttivo è chiamato a scegliere se garantire o meno nuova liquidità agli istituti di credito greci. 

Ore 8.10

Dopo il risultato del referendum greco, l’Europa non vuole perdere tempo e corre subito ai ripari: lunedì sera all’Eliseo il presidente francese Hollande incontrerà la cancelliera tedesca Merkel, dopo aver saputo le decisioni della Banca Centrale Europea. Martedì alle 18 toccherà invece all’Eurogruppo.

Ore 7.40

Il ministro delle Finanze greco Varoufakis si dimette

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