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Politica

Alta tensione a Filago, antagonisti contro la Lega Guarda foto e video

Lo scontro è stato sfiorato, ma non sono mancati attimi di alta tensione a Filago dove militanti della Lega Nord e attivisti dei centri sociali si sono confrontati, per fortuna solo a suon di insulti e cori provocatori.

Lo scontro è stato sfiorato, ma non sono mancati attimi di alta tensione a Filago dove militanti della Lega Nord e attivisti dei centri sociali si sono confrontati, per fortuna solo a suon di insulti e cori provocatori.

Le forze dell'ordine sono riuscite a mantenere i due gruppi separati nonostante qualche tentativo di sfondamento soprattutto dalla parte leghista. Nel mezzo, il cancello della palestra dove da settimana scorsa sono ospiti 31 profughi provenienti dalla Nigeria.

Il caos è scoppiato all'arrivo del segretario federale del Carroccio Matteo Salvini che prima ha stretto le mani ai carabinieri, poi ha rivolto baci di provocazione ai manifestanti. Il leader leghista è riuscito ad entrare nella scuola e incontrare gli immigrati insieme a Toni Iwobi. “Noi continueremo a lottare fino a quando questa struttura non tornerà ad essere una palestra – spiega Salvini -. Mi dicono che a Presezzo gli pseudo profughi sono stati spostati. Non molliamo fino a quando non saranno liberate anche le palestre di Filago e Romano. Non è normale che ci siano gli antagonisti a cinque metri da un presidio autorizzato. Sono degli sfigati, mantenuti”.

A Romano di Lombardia invece il numero uno della Lega si è trovato in mezzo a un nugolo di bandiere di Forza Italia con in testa il coordinatore provinciale Alessandro Sorte. Un po' spaesato, alla fine Salvini ha preso parola per un breve saluto. Sorte invece ha arringato la folla al grido di "Chi non salta comunista è" di berlusconiana memoria.

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