Vorrei rispondere alla lettera del Sig. Stefano Magri, apparsa sull’edizione di venerdì di BergamoNEWS (leggila qui).
Il Sig. Magri segue evidentemente poco l’attività del WWF, forse troppo impegnato a girare le montagne con la sua moto.
Quando vuole potrà comunque prendere visione dell’archivio del WWF e vedere quale è stato l’impegno dell’Associazione sul territorio negli ultimi trent’anni.
Scoprirà così che proprio nel marzo dello scorso anno grazie alle osservazioni del WWF, unitamente a Italia Nostra, dal nuovo PGT del comune di Foppolo sono stati stralciati oltre 100.000 metri cubi di nuove costruzioni che avrebbero interessato zone ancora inedificate di enorme interesse ambientale; scoprirà anche che grazie all’intervento del WWF con un comitato locale nei giorni scorsi la Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato la ex cava di Strozza trasformata in discarica di rifiuti tossici.
Il Sig. Magri mi deve poi spiegare dove erano gli enduristi, che dicono di amare così tanto la montagna, mentre il WWF era impegnato a bloccare la realizzazione di 300.000 metri cubi di nuove costruzioni ai Piani dell’Avaro a Cusio, a impedire la realizzazione di nuovi impianti e un villaggio a Valcanale e lo scempio delle nuove piste a Valbondione.
E poi l’impegno del WWF per arrivare alla chiusura della cava di gesso a Dossena, della cava abusiva di alcuni milioni di metri cubi a Suisio e per far annullare, con costosi ricorsi al TAR, il Piano Cave della Provincia di Bergamo.
Non si contano poi le denunce presentate per costruzioni abusive, inquinamento dei fiumi e atti di bracconaggio.
Se il Sig. Magri è così sensibile ai problemi dell’ambiente e della salvaguardia del territorio può comunque venire al WWF quando vuole e vedrà che potrà impegnarsi concretamente per risolverli.
Il resto sono solo chiacchiere.
Ing. Mario Zamboni
presidente WWF Bergamo
commenta